Grenoble – Laboratorio in fumo

“Non è bello vederlo dentro. Tra 10 e 15 anni di lavoro sono appena andati in fumo.” – Robert Peyroux, direttore del laboratorio installato nell’edificio “Eiffel” di Gières.
https://www.francebleu.fr/amp/infos/faits-divers-justice/gieres-un-incendie-volontaire-detruit-un-batiment-de-l-universite-1582455939

Gières (Isère): Il laboratorio della scuola di ingegneria va in fumo – 23 febbraio 2020

Pubblicato il 2020/02/23 da Sans_Attendre

La notte tra il 22 e il 23 febbraio 2020, un incendio deliberato ha devastato un edificio della scuola di ingegneria INP di Gières, nella periferia di Grenoble (Isère). Una porta è stata rotta e sono stati notati diversi incendi.

L’incendio è scoppiato intorno alle 4 del mattino nell’edificio “Eiffel” dell’università di Grenoble Alpes, situato nel campus universitario di rue de la piscine a Gières (Isère). L’incendio è iniziato nelle aule e in un laboratorio che associa l’Università di Grenoble Alpes, il CNRS e la scuola di ingegneria di Grenoble (INPG), proprietaria dei locali, dove abbiamo lavorato in particolare sul meccanica dei materiali.

Più di 1.000 metri quadrati di superficie sono stati distrutti dalle fiamme al 1 ° piano di questo edificio, che ha due livelli (piano terra e 1 ° piano).

“Il laboratorio preso di mira dall’attacco incendiario effettuato nella notte tra sabato e domenica è il laboratorio 3SR (per Solid Soils Structures and Risks), un’unità di ricerca congiunta situata in rue de la Piscine, nel campus di Grenoble (che si trova nei comuni di Saint-Martin-d’Hères e Gières). Si sviluppa su due edifici: l’unità Galileo, che ospita uffici, e Eiffel, per le installazioni sperimentali.
Questo laboratorio svolge ricerche all’avanguardia nella meccanica solida. “Queste sono ricerche che toccano i settori dell’ingegneria strutturale, lavori e materiali per ingegneria civile, trasporti, industria manifatturiera o sanità”, è specificato sul sito web di 3 SR. “In tutti questi campi, la ricerca si basa sia sulla sperimentazione che sulla modellazione, sia sulla scala del materiale che su quella della struttura. Gli studi sperimentali sono condotti per comprendere, analizzare e alimentare lo sviluppo di modelli teorici e numerici prendendo in considerazione accoppiamenti fisico-meccanici e analisi su più scale ”.
“Effettuiamo in particolare test dinamici su rocce, suoli, calcestruzzi, materiali, nonché test su microstrutture”, specifica Robert Peyroux, direttore del laboratorio. “(LeDauphiné)

Info da: https://sansattendre.noblogs.org/

Secondo incontro internazionale: TRE GIORNATE CONTRO LE TECNO-SCIENZE Italia, 24-25-26 Luglio 2020

Secondo incontro internazionale:
TRE GIORNATE CONTRO LE TECNO-SCIENZE
Italia, 24-25-26 Luglio 2020

Anche quest’anno vogliamo proporre un momento informale, conviviale e internazionale di discussione e riflessione tra singoli individui e realtà impegnate a costruire un’analisi e una critica verso quello che si può definire il tecnomondo. Un mondo dove è in corso un’epocale cambio di paradigma, dove i corpi tutti e la nostra stessa esperienza sono diventati una delle maggiori e nuove materie prime. L’ingegnerizzazione del vivente e il controllo digitale vanno sempre più a sostituire gran parte del precedente mercato delle merci ormai fattosi obsoleto. In un pianeta saccheggiato ben oltre i suoi limiti di sopportazione biologici, la riprogettazione attraverso la biologia sintetica e la riproduzione artificiale in chiave eugenetica dell’umano e la gestione di questi rappresenta la nuova direzione. Ovviamente questo per coloro che resteranno inclusi nel nuovo assetto di potere, per i restanti non sono ancora evidenti piani o il fatto di non presentarli forse è già la risposta, sicuramente non si accontenteranno di marginalizzare una parte di mondo.
Chi si chiedeva dove il sistema attuale improntato sullo sfruttamento sistematico del pianeta avrebbe potuto trovare il modo per riorganizzarsi, integrando nel proprio discorso la farsa della sostenibilità, la risposta è nell’accaparramento degli stessi esseri umani: gestiti, influenzati e indirizzati nei loro comportamenti perché producano loro stessi processi atti a trasformarli in merci. Ecco svelata la vera essenza delle politiche verdi e sostenibili per salvare il pianeta dalle tante catastrofi, di cui quella climatica rappresenta solo una parte. Esseri umani che a breve si avvieranno a essere editati geneticamente in un processo di continua perfettibilità in cui il corpo verrà considerato un limite da superare, in cui l’umano sarà considerato l’errore e per questo dovrà continuamente adattarsi a un mondo macchina. Un’adattabilità tecnoscientifica che diventerà l’unica possibilità. Ecco svelato come il paradigma cibernetico per cui “si è sempre modificato l’ambiente in cui viviamo in modo così radicale che ora siamo costretti a modificare noi stessi”, prende concretamente e drammaticamente forma.
Uno dei principali motori di questi processi è la cosiddetta intelligenza artificiale, ormai sempre più pervasiva, che non impone con la forza il proprio volere, ma si sta trasferendo in ogni ambito della nostra esistenza senza darci il tempo di capire dove e quando questo processo è iniziato e soprattutto rendendo superfluo o impossibile capirla fino in fondo nei suoi processi più profondi.
Abbiamo visto in questi mesi con quale velocità si sta dando avvio alla rete 5G a livello mondiale e come questa rappresenta solo l’inizio della portata travolgente dell’internet dei corpi merce. Abbiamo visto anche in Cina la gestione e il controllo di milioni di persone grazie alla rete 5G e di altre tecnologie della sorveglianza per far fronte al travolgente contagio da Coronavirus. Un controllo e una gestione su così vasta scala non si era mai né visto né tentato prima. Un esperimento che interessa moltissimo il mondo scientifico internazionale, quello che veste il camice bianco sopra la mimetica: mai laboratorio fu ideato tanto grande e la vecchia forma di totalitarismo in gran parte del mondo sfuma per far posto ad un controllo ed a una gestione dolce dei corpi più efficacie della repressione e del filo spinato. Come del resto hanno annunciato più volte i fautori dell’intelligenza artificiale e i suoi sostenitori transumanisti, la vera forza e il potere di queste tecnologie è proprio quella di intervenire nelle nuove sfide più critiche che il pianeta si troverà ad affrontare nel prossimo futuro. Ci eravamo abituati alla guerra come modello di rafforzamento del potere e per la creazione e gestione di nuovi mercati. Oggi abbiamo di fronte anche qualcosa di nuovo: un paradigma cibernetico e transumanista che si esprime con gli algoritmi, lasciando spesso a loro la stessa risoluzione dei problemi, un qualcosa che si mescola in laboratorio con sorprendente efficienza dove app e prescrizioni travestite da consigli inviati via smartphon in Cina hanno trasformato milioni di persone in carcerieri sanitari di se stessi.
Attorno a noi profonde trasformazioni vanno comprese, le analisi portate avanti con le solite interpretazioni sono limitate e riduttive, non sono capaci di capire le trasformazioni di oggi, il potere evolve e anche le nostre analisi devono evolvere: questa è la base per intraprendere e dare priorità ad un percorso di lotta. Come fare a combattere ciò che non si conosce? Ciò che non si riesce a comprendere? Ci sono dei passaggi epocali fondamentali, dei passaggi che vanno capiti. Dobbiamo vedere qual’è la direzione del potere prima che realizzi pienamente i suoi progetti, per non arrivare troppo tardi e soprattutto per far sì che non ci trovino ancora una volta impreparati.
Con questo spirito quest’anno stiamo organizzando il secondo incontro per il mese di luglio, con la necessità di coinvolgere realtà e singoli individui provenienti da diversi paesi già impegnati in una approfondita e lucida analisi sul presente e attivi in percorsi di opposizione agli sviluppi delle tecnoscienze. Percorsi che possano infrangere il vetro di ineluttabilità da cui in troppi assistono passivi allo svolgersi degli eventi. Un incontro per rafforzare il proprio pensiero critico nel confronto con altre realtà e individualità, con percorsi anche differenti, ma con la comune volontà di comprendere le evoluzioni attorno a noi.
Ci focalizzeremo su smart city, rete 5G, intelligenza artificiale, transumanesimo, riproduzione artificiale dell’umano, ingegneria genetica e riprogettazione del vivente attraverso la biologia sintetica.

A breve il programma, il luogo dell’incontro e i giorni precisi.
Essendo un incontro completamente autorganizzato e con pochi mezzi a disposizione, vi chiediamo di aiutarci a far girare questo testo e a diffonderlo ovunque riteniate vi siano orecchie attente e cuori ardentemente inquieti per il prossimo futuro che è già il nostro presente.

Collettivo Resistenze al Nanomondo
Per informazioni e contatti:
www.resistenzealnanomondo.org, info@resistenzealnanomondo.org

Testo in pdf:

Francia – Sabotaggio contro Enedis

Limoges, Francia: Sabotaggio contro Enedis (11/02/2020)

Voi
uccidete gli uccellini e i bianconi

noi
non ne vogliamo sapere dei vostri impianti eolici industriali big businness
né dei megatrasformatori ad altissima tensione

Voi
distruggete gli alberi, le foreste
Voi
distruggete il mondo

noi
non vogliamo il nucleare
non vogliamo i Linky,
né i big data, né il grande fratello

Noi
vogliamo una pensione d’oro:
il salario minimo a 10.000 euro, la pensione a vent’anni

Voi
ci parlate di transizione ecologica

noi
vi rispondiamo sabotaggio
(da sabot: scarpa in legno… in fabbrica, si dice dei danni provocati a delle macchine da quelle scarpe)


[“Linky” sono i contatori elettrici telematici che Enedis sta installando in ogni casa francese, che producono onde elettromagnetiche pericolose e permettono un controllo istantaneo del consumo elettrico – quindi un controllo tout court di alcuni aspetti delle nostre vite].

Nota di chi ha tradotto: Nella notte fra lunedì 10 e martedì 11 febbraio [2020], sono stati incendiati cinque veicoli di Enedis (filiale di Eléctricité de France che si occupa della distribuzione dell’elettricità), a Limoges. Altri tre sono bruciati per propagazione delle fiamme, per un totale di 400.000 euro di danni (a quanto pare uno dei veicoli era un macchinario speciale). Sul posto è stata ritrovata una scritta su un muro, ma la polizia non ne ha divulgato il contenuto. Nel pomeriggio è arrivata la rivendicazione, ad un giornale locale e a La Bogue, “sito cooperativo di informazione e di lotte” della zona.

Sempe a Limoges, nel gennaio 2016, erano stati incendiati sette camion di Eurovia, filiale del gigante del cemento Vinci*. Poi, a settembre 2019, mentre a Parigi veniva celebrato il processo contro alcune persone accusate di aver incendiato una macchina degli sbirri durante una manifestazione, tre furgoni e due autobus della Gendarmerie sono finiti in fumo**. Un compagno, accusato di questo incendio, si è fatto una anno di detenzione preventiva e da quasi un anno si trova in libertà vigilata (obbligo di residenza in una determinata città, con braccialetto elettronico)***. Nell’ottobre dello stesso anno, circa venti veicoli di Enedis erano già stati incendiati****.

Limoges : Vinci morfle… ce ne sera ni la première ni la dernière fois.
** Limoges (Haute-Vienne), Francia: Incendiati veicoli della gendarmeria (18/09/2017).
*** Limoges: Libération de l’inculpé dans l’affaire de la caserne Jourdan.
**** Limoges: Enedis reçoit de la visite – Une vingtaine de véhicules part en fumée [Mise-à-jour].

[Testo tradotto ricevuto via e-mail, note leggermente rielaborate, rivendicazione pubblicata in attaque.noblogs.org].

Info da: https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/


Trento – Danneggiate vetrine della Vodafone

La notte fra il 26 e il 27 gennaio a Trento abbiamo danneggiato la vetrina di un punto vendita della Vodafone e lasciato la scritta NO SOCIETA’ DEL CONTROLLO. Da anni la Vodafone è complice dell’apparato repressivo e di controllo (intercettazioni, riconoscimento facciale, implementazione della rete 5G).
Solidarietà alle imputate e agli imputati delle operazioni Renata, Scintilla, Prometeo, Panico, Lince, a Juan e a Manu e a chi corre libera/o.

Info da: https://roundrobin.info/

Solidarietà a Bagder

Bristol Mast Fire

Nell’ultimo decennio hanno avuto luogo quattordici incendi dolosi contro telecomunicazioni e antenne di telefonia mobile nell’area di Bristol e Bath.

Questa mappa immaginaria è un tentativo di mostrare un abbozzo di come questi attacchi sono stati diffusi su una vasta area.

La Terra viene rapidamente distrutta da una matrice di avidità, consumismo, tecnologia e sfruttamento industriale che ha avvelenato l’aria, i fiumi e la terra, danneggiato tutti gli esseri viventi e fatto estinguere milioni di specie.

Questi attacchi hanno causato perdite sostanziali per le società capitaliste e mostrano che il sistema può essere sabotato attraverso l’organizzazione e l’azione diretta. Un modo per colpire il sistema è il sabotaggio economico e strategico su tutti i fronti.

Il costo del danno non può mai eguagliare i profitti che il sistema ricava dalle nostre vite quotidiane e il danno che ha arrecato alla Terra.

Nonostante anni di repressione della polizia contro il movimento anarchico, nessuno è stato accusato di incendi, ma i poliziotti hanno accusato un compagno fuggitivo anarchico “Badger” per il coinvolgimento in uno sciopero incendiario nel 2013 che ha portato fuori uso le comunicazioni radio della polizia, servizi Vodafone e TV e copertura digitale a 80.000 case e aziende.
L’azione è stata rivendicata dal FAI / ELF – Horizons of Burning Rage .
La polizia accusa anche Badger di aver distrutto le finestre dello straccio di destra “Bristol Post” durante i disordini del 2011. Innocenti o colpevoli sono irrilevanti per la nostra solidarietà.

Rimani libero Badger – Lunga vita all’anarchia!

Solidarietà internazionale a Badger

Libertà per TUTTI – Distruggi la civiltà

Link pdf: https://325.nostate.net/wp-content/uploads/2020/02/14-soli.pdf

Info da: https://325.nostate.net/

Francia – Conferenze-dibattiti: contro l’eugenetica tecnologica

Conferenze-dibattiti: contro l’eugenetica tecnologica

Tre dibattiti con Pièces et main d’œuvre

  • Venerdì 7 febbraio 2020 alle 20:00, presso il Centro A. Durruti a Montpellier (6 rue Henri René)
  • Sabato 8 febbraio alle 17.30 presso la Cimade de Béziers (14 rue de la Rotonde)
  • Venerdì 14 febbraio 2020 alle 20:00 a Bordeaux, a Samovar (18 rue Camille-Sauvageau)

Riproduzione artificiale, manipolazione genetica
Contro l’eugenetica tecnologica

Nel novembre 2018, il ricercatore cinese He Jiankui ha annunciato di aver prodotto due bambini geneticamente modificati. In Russia, il suo collega Denis Rebrikov è in attesa di autorizzazione da parte del Ministero della Salute per imitarlo. (Cfr. Le Monde , 8 gennaio 2020) In tutto il mondo, i laboratori genetici lavorano più o meno discretamente, con l’avvento del superuomo geneticamente modificato; in attesa dell’ennesima legge della “bioetica” per “inquadrare”, vale a dire legalizzare il fatto compiuto. Anche Le Monde diplomatiquedel gennaio 2020 è costretto ad allertare i suoi lettori in una pagina dedicata ai “ricchi geneticamente modificati”, sull’emergere di una disparità tra i “ricchi”, dotata di un genoma sano (anche “migliorato”), e “gruppi regionali, culturali e socio-economici – generalmente i più fragili. La soluzione per i tecno-progressisti nel mondo diplomatico risiede ovviamente nell’assunzione da parte delle assicurazioni sociali della riproduzione artificiale dell’essere umano (test e fecondazione in vitro): vale a dire l’eugenetica per tutti .

Chi dice prodotto, dice controllo qualità, miglioramento del prodotto e dei processi produttivi. Diagnosi pre-impianto, smistamento di gameti ed embrioni, sequenziamento genetico ad alto rendimento, quindi produzione di gameti artificiali ed embrioni geneticamente modificati: tutte queste innovazioni sono incluse nella legge “bioetica” in esame. Per sostituire la possibilità di generazione con la scelta delle caratteristiche dell’individuo a venire, tale è il progetto del transumanesimo che lo ha reso uno slogan – Dalla possibilità alla scelta – e l’eugenetica, il suo vero nome.

Pertanto, il “darwinismo sociale” denunciato in passato dalla sinistra in nome dell’uguaglianza, viene aggiornato grazie al “darwinismo tecnologico” che rivendica in nome della falsa uguaglianza. Come stabilito dallo storico André Pichot (Cfr . Società pura. Da Darwin a Hitler. Flammarion, 2000), lontano dall’eugenetica che minaccia le tecnologie con le sue “derive” fatali, è al contrario il motivo e il motore . È l’eugenetica, un razzismo derivante dai laboratori, che dà origine alla ricerca in genetica e “procreazione” al fine di realizzare i suoi progetti di “razza pura” e “superiore”.

Questo crimine contro l’umanità, che i suoi promotori mascherano in pseudo-egualitarismo ed emancipazione, si realizza attraverso la sua artificializzazione e la produzione di bambini in laboratorio. Ma il riscatto dell’emancipazione dei vivi e dei vincoli naturali è la sottomissione ai vincoli tecnici del mondo delle macchine e al potere dei macchinisti.

Chi vuole difendere la specie umana deve rifiutare l’appropriazione da parte di esperti biocrati del diritto naturale alla riproduzione sessuale, libero e gratuito, nonché della selezione e della modificazione genetica dell’uomo.

Questo è ciò che sarà discusso nel dibattito successivo alla presentazione.

Link in francese: http://www.piecesetmaindoeuvre.com/spip.php?page=resume&id_article=1247

Francia – Sabotaggio di un traliccio

Da qualche parte in Francia: RTE vattene – Sabotiamo il loro saccheggio, a sostegno dell’Amassada (gennaio 2020)

Comunicato a sostegno dell’Amassada – da qualche parte in Francia.

Bene, non vi faremo l’ennesimo comunicato stampa per dirvi quanto sia marcio il mondo in cui viviamo. E’ disgustoso. Da vomitare.
Da qui abbiamo cercato di immaginare mondi dove tutto sarebbe al contrario. Dove avremmo smesso di spendere quantità folli di energia per fabbicare inutili oggetti di consumo.
I clown popolerebbero il pianeta, il lavoro sarebbe volontario e l’anarchia trionferebbe.
«Frontiera» sarebbe una parola bandita dal vocabolario. La Natura non sarebbe più una risorsa di cui vogliamo massimizzare lo sfruttamento economico, ma qualcosa da rispettare in quanto tale, da preservare per continuare a viverci. «Equità» non sarebbe più una semplice parola, starebbe accanto a «libertà» nei nostri cuori e nei nostri gesti.
Potremmo anche aggiungerci «adelphità».
Ma ci sono molti muri da attraversare (o demolire) prima delle feste e degli arcobaleni.

Lo Stato autoritario e liberticida, alleato di un capitalismo ridipinto di verde, che inquina e sfrutta allegramente, come al solito, deve essere distrutto. Nessuna riforma sarà in grado di superarlo.
Bollettino di voto, protesta o sega? Non crediamo più in questa «democrazia», che è bloccata dal lobbismo e dai mass media. Tra l’altro, nessuno ci crede più. Quindi scegliamo la sega.
L’azione diretta.
L’azione diretta per vedere gruppi di sabotatori/ici emergere ovunque; autonomi e liberi. Vedere ovunque tralicci che cadono, fabbriche socialmente mortali chiuse, massacri ambientali denunciati, comissariati bruciati.
Essere ovunque. Essere vive, furtive. Agire e scomparire. Nascondersi. Essere inafferrabili.
Sabotare tutto ciò che cade tra le nostre mani guantate.

Mm-hmm. Una notte di luna piena, le nostre mani hanno preso le seghe. Abbiamo tagliato i piedi di un traliccio di una linea elettrica ad alta tensione.
E forse – se le dee della vita e dell’amore lo vorrano, acabelluia – uno di questi giorni si schianterà a terra.

L’energia è la spina dorsale della loro guerra.
I grattacieli della Défense [quartiere degli affari di Parigi; NdAtt.] esistono grazie al nucleare.
I tralicci trasportano il loro potere autoritario. Facciamoli cadere.
I danni aumentano, le aziende private soffriranno nei loro profitti, lo Stato ha paura.

All’abbordaggio
RTE vattene

Nota d’Attaque: l’Amassada era un terreno occupata nell’Aveyron (sud della Francia), per impedire a RTE, filiale di EDF che gestisce la rete di trasporto di elettricità ad alta tensione, di costruire un grande trasformatore, parte di una rete internazionale per trasportare dell’energia elettrica ad altissima tensione attraverso tutta l’Europa ed il Maghreb.

[Traduzione: bureburebure.info (leggermente rimaneggiata); tratto da attaque.noblogs.org].

Info da: https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/

Ucraina – Attacco incendiario in difesa delle foreste

Novosilki, Ucraina: Attacco incendiario contro un macchinario di Atlant, impresa che distrugge le foreste (26/01/2020)

Nella notte del 26 gennaio è stato incendiato l’escavatore dell’impresa di costruzioni “Atlant” posto nel villaggio di Novosilki, nella regione di Kiev. Questa impresa aveva tagliato gli alberi nel sito naturale di Teremki. Questo fatto è stato riportato dagli attivisti civili e dai media locali.

Il gruppo di difensori della Natura dichiara:

Avete abbattuto alberi per il vostro progetto immobiliare e devastato parte del parco nazionale Holosiyv. Distruggeremo la vostra proprietà e anche quella di altre aziende come voi. Questo perché si capisce solo il linguaggio della forza e del fuoco. Così voi, e la feccia come voi, sentirete questa voce.

Gente, distruggete con le vostre forze tutte le minacce alla Natura.
Brucia, colpisci, schiaccia!
Combatti e vinci!

La Nuova Gioventù

Info da: https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/

Francia – Attacco incendiario contro Enedis

Seyssinet-Pariset (Isère), Francia: «Odio e dieci morsi di fuoco al macchinario blu». Attacco incendiario contro Enedis (13/01/2020)

Odio e dieci* ragioni per prendersela con una azienda che promuove e propaga l’elettricità e il disastro.

Per gli anarchici e gli altri antiautoritri fissati col fatto di scrivere oppure no dei comunicati. O dal fatto che gli attacchi possano essere «riappropriabili» da parte del loro «soggetto rivoluzionario» preferito. Lasciamo trovare le loro ragioni alle persone che lo desiderano. Per potersi immaginare come «gli autori» di questo attacco.

Quello che possiamo dire è che ci piace giocare. Giocare con il fuoco. Giocare un po’ con la vita, pure. Una vita che non tiene che a tutti quei fili elettrici. Fili che ci piacerebbe tagliare ovunque possibile. Per non finire con un fusibile che ci salta per davvero, nella testa.

In ogni caso, piaccia oppure no a quel fondo di pattumiera schifoso che è Eric Vaillant (si veda quello che ha detto questo attuale procuratore di Grenoble sul comunicato dell’incendio di France Bleu Isère**). Questo testo è davvero la «rivendicazione» dell’attacco ai «veicoli» della Enedis. Che è avvenuto nella notte fra il 12 e il 13 gennaio 2020 a Seyssinet-Pariset (vicino a Grenoble).

Se scriviamo «veicoli» è per fare un occhiolino complice agli “Energumeni super furiosi“. Che hanno incendiato quelli della EDF.

L’ondata di perquisizioni che si è abbattuta a fine novembre 2019 su Grenoble, Fontaine e sulla ZAD di Roybon ci ha schifati. Senza stupirci, però. Perché gli alti papaveri della repressione sono stati lasciati talmente indietro, dopo i primi attacchi, nel 2017 (si veda l’atto di perquisizione, disponibile su internet). A tal punto che si è sparso molto fumo sull’«agglomerazione di Grenoble», prima di questo incendio.

Che gli attacchi continuino a propagarsi. Contro tutto quello che pretende portarci sempre maggior comodità materiali e maggior libertà. Creando, di fatto, sempre più costrizioni alla vita e sempre più  morbosità.

Dei fuori di testa che tengono testa


Note del traduttore:

* Nella notte fra il 12 e il 13 gennaio, a Seyssinet-Pariset, vicino a Grenoble, un incendio in un deposito di Enedis, la filiale di Electricité de France che è proprietaria e gestisce la reta di distribuzione elettrica, ha distrutto una dozzina di veicoli e alcuni gruppi elettrogeni. In francese, le parole accostate «Haine et dix…» si pronunciano come… Enedis.

** All’epoca, il procuratore, davanti ad una rivedicazione chiara, si era mostrato «prudente», dicendo che non si trattava di una rivendicazione.

[Traduzione ricevuta via e-mail e leggermente corretta. Tratta dalla rivendicazione pubblicata in attaque.noblogs.org].

Info da: https://insuscettibilediravvedimento.noblogs.org/