E’ uscito il secondo numero di Tilikum

E’ disponibile il secondo numero di TILIKUM, pubblicazione di liberazione animale, umana e della terra, realizzata dal gruppo La Lepre e da altre individualità affini.

Per richiedere copie cartacee: lalepre@canaglie.org

Indice di questo numero:

-⁠Guerra aperta. Intervista a Nicole Vosper
-⁠Antispecismo e domesticazione animale
-⁠Notizie ed aggiornamenti
-⁠Sul corpo delle donne
-⁠Natale con l’ALF-⁠Animali ribelli
-⁠Azioni dirette
-⁠Animali transgenici
-⁠A proposito di violenze sessuali
-⁠Mass media e liberazione animale: un’alleanza impossibile
-⁠Aggiornamenti e indirizzi prigionieri/⁠e

E’ anche possibile scaricare il pdf in versione lettura online
o già
impaginato per la stampa
Aiutateci con la distribuzione!

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Cile: Incendio dell’Università di Scienze

Rivendicazione:

“La civilizzazione è la guerra che alcuni esseri umani hanno innescato alcune migliaia di anni fa contro la natura, per aumentare il proprio potere. Questa guerra continua ancora oggi. Un sistema di dominio sempre più potente e invasivo grazie all’aiuto di dispositivi tecnologici di controllo sempre più potenti e invasivi, ma non è riuscito a togliere dalla faccia della terra la resistenza di alcuni individui, come alcune comunità ancora non civilizzate, del selvaggio che rinasce in ogni luogo dove gli esseri umani hanno abbandonato il campo. Non ancora tutto è stato addomesticato, forgiato, alienato… segno tangibile di ciò sono gli innumerevoli attacchi contro l’autorità e la civiltà che accadono tutti i giorni in diverse parti del mondo, senza dimenticare che veniamo a conoscenza solo di una piccola parte di questi attacchi”.

Alcune persone guardano i loro telefoni cellulari, altri ancora guardano i loro cellulari, l’ambiente è favorevole ai nostri scopi, mentre qualcuno controlla lettere e documenti, nessuno guarda negli occhi, l’accesso all’edificio è stato abbastanza facile, i nostri sopralluoghi precedenti ci danno quella sicurezza, il primo piano è alla nostra mercé, la prima barriera è superata, mancano solo 10 metri, scansionare il luogo e lasciare nascosta una bottiglia di plastica semi piena di benzina e olio collegato a una miscela incendiaria di nitrato di potassio e attivata da un sistema ad orologeria che ci auguriamo faccia il suo lavoro all’alba.
La caratterizzazione dà una sicurezza insolita, un abito formale fornisce un aspetto quasi impenetrabile, questi/e ricercatori/ici, studenti, insegnanti sono prevedibili come la maggior parte dei cittadini. La facoltà di scienze dell’Università Andres Bello è un granello di sabbia nel complesso della ricerca e del tentato dominio della natura a tutti i livelli, pilastro dello sviluppo tecnologico per il dominio totale. Un edificio che rappresenta qualcosa di più di strutture fisiche, lì sono ospitati umani che, attraverso un’ideologia della morte mimetizzata con l’avanzamento dei loro studi e il progresso in settori quali la fisica, la matematica e la chimica, non cercano altro che migliorare lo status quo dell’attuale società decadente. Garantire un presente di sfruttamento, torture e omicidi contro le nostre sorelle di tutte le specie.

Il seme è dentro di te, quel seme che si aggrappa alla terra, antica e primordiale, si aggrappa alla natura. Diversi sono i fattori per far germinare quel seme, quali umidità, sole, vento, minerali delle terre, pioggia, ecc, condizioni ambientali sono strettamente connesse e fanno si che un piccolo seme selvaggio finisca per divenire un albero frondoso.

Far proliferare gli attacchi ed il coordinamento di gruppi e individui per colpire la civiltà patriarcale e la sua rete tecno-industriale, più duramente e con costanza, è una strada difficile e incerta, solo le nostre azioni nel presente rivelano le nostre convinzioni reali. La luce che acceca i nostri occhi è il buio per noi.Finchè non spunti il giorno in cui saremo svegli. Ci sono ancora molti giorni all’alba. Il sole non è che una stella del mattino.

Un abbraccio a tutti coloro che difendono ciò che abbiamo perso, che non consentono che lo sfruttamento vile e lo stupro della terra restino impuniti.

In particolare questa è una piccola strizzata d’occhio a Marius Jacob Mason e Natalia Collado

Saluti e forza a tutti coloro che sono chiusi nelle gabbie del carcere

Circulo de individualistas por la anarkia
Grupo Kapibara. Federación Anarquista Informal-Frente Revolucionario Internacional

Fonte:www.autistici.org/cna

Week-end pugliese contro le nanotecnologie e in solidarietà a Silvia, Billy e Costa

Le nano e bio tecnologie rappresentano i nuovi mattoni del dominio tecno-scientifico con cui si sta costruendo il nuovo fronte del fascismo invisibile. Semi e colture modificate geneticamente, impianti neurologici, batteri ingegnerizzati, insetti modificati geneticamente rappresentano la distruzione della biodiversità e degli antichi saperi.
L’uso delle tecnologie RFDI e di geolocalizzazione, lo sfruttamento dei Big Data raccolti dalle multinazionali che operano nel web, stanno compromettendo il nostro modo di vivere e il modo in cui percepiamo noi stessi e la realtà.
L’iper-tecnologizzazione del quotidiano è una forma di potere che si appresta a far a meno della Natura per dominare ogni ambito della produzione sia materiale che immateriale sfruttando dati e conoscenze con l’unico scopo di trarne profitti economici.
Nella nostra terra caso emblematico è quella che i salentini hanno chiamato “frode Xylella”, un complesso batterico che ha causato il disseccamento di migliaia di ulivi. Al problema il governo italiano ha risposto con un piano distruttivo, sostenuto dalla “scienza ufficiale”, che prevedeva l’abbattimento indiscriminato di piante per centinaia di chilometri. Una vera e propria truffa scientifica scoperta da chi, armato di cultura contadina ha denunciato l’indebolimento dei terreni e delle piante causate dall’uso indiscriminato di pesticidi e sostanze diserbanti, con il solo scopo di sostituire le vecchie culture con prodotti non autoctoni o addirittura OGM in quanto “resistenti al batterio”(1)

Per discutere e confrontarci sul nuovo totalitarismo creato dalle tecnoscienze abbiamo deciso di invitare in Puglia Silvia, Billy e Costa, attivisti del collettivo “Resistenze al nanomondo”, duramente colpiti dalla repressione proprio per la loro attività politica contro le multinazionali delle bio e nano tecnologie.

La repressione non può nulla se la lotta di coloro che si oppongono al capitalismo è sostenuta da tutte e tutti, perché la solidarietà è una pratica che, oltre a non voler lasciare isolato chi è colpito dalla repressione, non vuole che questa rappresenti un freno o un indebolimento per la lotta. La solidarietà per Silvia, Billy e Costa vuole dare nuova linfa di rabbia ed opposizione contro le nanotecnologie e qualsiasi forma di manipolazione e controllo degli esseri viventi.

(1) per maggiori informazioni sulla truffa xylella
info: http://ilpopolodegliulivi.altervista.org/xylella-colonialismo-e-bugie