Dal corpo neutro al cyborg postumano. Riflessioni critiche all’ideologia gender – Seconda edizione aggiornata ed ampliata

Asterios Edizioni, volantini militanti, n.71, 2023
112 Pagine
9,90 euro

Retro di copertina:

Tutto ciò che riguarda le trasformazioni sociali è per sua natura in continua evoluzione, a maggior ragione per quello che riguarda gli sviluppi tecno-scientifici, fondamento e motore della Grande Trasformazione che stiamo vivendo.
Avete tra le mani un saggio di critica radicale nei confronti di uno dei tasselli fondamentali in un più ampio disegno transumano: l’idelogia gender.
Con questa nuova edizione cercherò di evidenziare come la dissociazione con il corpo sessuato e la decostruzione delle radici sessuate dell’umanità insieme alla riproduzione artificiale siano dei tasselli centrali nei progetti transumani.
Un corpo trasformato in un cantiere permanente nel biomercato della “transizione” con le sue cliniche di biodesign e bricolage tecnomedico, con i suoi ormoni commercializzati dalle multinazionali farmaceutiche. Un corpo neutro che apre la strada alla modificazione genetica dei corpi che diventeranno tecno-corpi in una tecno-vita ingegnerizzata e riprogettata in laboratorio.
Dalla dissociazione con i nostri corpi sessuati alla dissociaziome con la realtà presa d’assedio da costruzioni sintetiche e artificiali.
Opporsi a questi processi è una lotta fondamentale da cui non possiamo esimerci, in quanto si tratta di processi destinati a trasformare e a riprogettare i fondamenti dell’umanità e della stessa realtà. Lotte fondamentali quali sono la lotta contro l’ingegneria genetica e la lotta contro la riproduzione artificiale dell’umano non possono che avanzare congiuntamente a un’opposizione all’ideologia gender. Se l’umano e il vivente saranno manipolabili geneticamente e artificializzabili in laboratorio in un inarrestabile crescendo di sperimentazione, cosa rimarrà da difendere? I nuovi diritti tanto agognati saranno quelli delle chimere?
Esiste un filo che lega la spinta all’utilizzo dei bloccanti della pubertà a bambine e a bambini alla procreazione medicalmente assistita quale nuovo modo di venire al mondo. Esiste un filo che lega l’ “identità di genere” alla modificazione genetica dei corpi. Esiste un filo che lega la riduzione della potestà genitoriale per i genitori che si oppongono al percorso di transizione e quello che verrà considerato il miglior interesse del minore messo in mano a un tribunale e a dei tecnici a una società di individui atomizzati.
Un’esistenza zootecnica. Una vita sintetica con emozioni sintetiche all’interno di un Metaverso virtuale. Il definitivo imprigionamento dell’uomo-macchina in un mondo-macchina.
Oggi essere rivoluzionari significa conservare tutto ciò che rende l’umano, il vivente, la natura ancora tali e non parti scomponibili e riprogettabili in un mondo-laboratorio. Vogliamo restare animali umani tra gli altri animali in questo pianeta che ci ospita.

Per l’abolizione della maternità surrogata – Libro

In uscita la traduzione in italiano di Towards the Abolition of Surrogate Motherhood a cura di ICASM (International Coalition for the Abolition of Surrogate Motherhood)

Coautrici Gena Corea, Yoshie Yanagihara, Alexandra Clement-Saby, Rita Banner, Phyllis Chesler, Amata Taina, Gary Powell, Silvia Guerini, Laura Nuno Gomez, Melissa Farley, Laura Isabel Gomez Garcia, Eva Maria Bachinger, Caterina Lynch, Renate Klein
Leggi qui l’indice dei vari contributi, l’introduzione all’edizione italiana “L’abolizione della GPA, una lotta femminista” di Marie-Josèphe Devillers e Ana-Luana Stoicea-Deram e la Prefazione all’edizione italiana di Silvia Guerinihttp://www.orticaeditrice.it/prod.php?id=206

Dal corpo neutro al cyborg postumano. Riflessioni critiche all’ideologia gender

Silvia Guerini
Dal corpo neutro al cyborg postumano
Riflessioni critiche all’ideologia gender
Asterios Edizioni
Volantini militanti, n°71, 6.90 euro

Quali sono le conseguenze dell’introdurre il concetto di “identità di genere” e dell'”autocertificazione di genere”? Quali sono le conseguenze di affermare che il sesso è assegnato alla nascita? Come possiamo spiegare l’aumento dei percorsi di transizione di ragazze e ragazzi sempre più giovani?

A livello internazionale stiamo assistendo a una saturazione mediatica delle rivendicazioni transfemministe ed LGBTQ+, ma è davvero una questione di diritti per una piccola parte della popolazione o c’è un’agenda più ampia e più profonda?

L’agenda dei diritti LGBTQ+ è diventata una forza potente, i suoi sostenitori sono ai vertici del Big Business, della Big Philanthropy e del Big Tech. Chiediamoci come mai questo interesse dei padroni universali a tutelare i diritti di una minoranza della popolazione.

Con questo breve saggio cercheremo di unire i tasselli della società e della nuova umanità che si sta delineando e di intravedere il filo conduttore che li unisce: la visione transumanista di tecnocrati eugenisti che stanno dettando le agende mondiali.

Delineeremo il processo che mira a cancellare la dimensione materiale dei corpi e la differenza sessuale, a cancellare la donna, espropriarla della procreazione ed occupare i suoi spazi, a velocizzare i passaggi per bloccare la pubertà a bambine/i in fasce sempre più giovani, a far penetrare l’ideologia gender neutral nelle scuole con unicorni e pronomi neutri, a legalizzare l’utero in affitto, a estendere la PMA per tutte/i, a cancellare la madre, colei da cui veniamo al mondo, affermando che si nasce da due padri o da due madri, ad artificializzare la procreazione con gravidanze transumane e uteri artificiali.
Mostreremo come una bambina/o, un adolescente, una donna, un uomo che non rientri negli stereotipi è incoraggiata/o a pensare a se stessa/o come nata/o in un corpo sbagliato e come il nuovo approccio dell’affermazione di genere spinga le bambine e bambini verso un percorso con interventi medici e chirurgici dannosi e irreversibili.

Il corpo neutro e la modifica del corpo preparano la strada alla costruzione del cyborg postumano e all’ingegneria genetica dei corpi. Anche l’ultimo argine bioetico si appresta a cedere alle istanze transumaniste e sono già state gettate molteplici basi per costituire un’umanità neutra e illimitatamente modificabile. È urgente comprendere questi processi a partire dalle mutazioni e mistificazioni della realtà dove la fluidità e la decostruzione di senso non sono privi di consistenza: è proprio il loro stato fluido che gli permette di essere il legame necessario tra le forze della polverizzazione del vivente per la transizione verso un mondo post-umano e post-natura.

Nuovo numero – I giorni e le notti

E’ uscito il nuovo numero della rivista “I giorni e le notti”
numero 12, rivista anarchica, gennaio 2021

Indice:
Editoriale
La vicinanza ai tempi di pandemia
Sui fatti di Capitol Hill
Note urgenti contro la campagna militar-vaccinale
Da dove il guarda il mondo. Riflessioni sull’individuo e l’oppressione sociale
Note Per una milizia cittadina
Manette della mente. Note sulla repressione.
Carta stampata, siti, propaganda rivoluzionaria e altre cose
Il nostro Leopardi

3,50 euro
Per richieste:
rivistaigiornielenotti@autistici.org

Nuovo libro – Procreazione medicalmente assistita

PMA
Procreazione medicalmente assistita
Dalla riproduzione artificiale animale alla riproduzione artificiale umana
Transumanesimo e produzione del vivente

Autrici/Autori:
Marie-Jo Bonnet, Nicole Anthèa, Silvia Guerini, Cristiana Pivetti, Gena Corea, 

Pièces et Main d’Oeuvre, 
Introduzione a cura di Resistenze al nanomondo


186 pagine, 15 euro, edizioni Novalogos

Partendo dalla zootecnia e dai laboratori di ingegneria genetica – in cui si sperimenta sugli animali per modificarne e potenziarne i corpi – dall’origine delle tecnologie di riproduzione artificiale negli anni ’80, fino alla nuova legge di bioetica francese che estende l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), il libro analizza la tendenza alla medicalizzazione di una maternità a tutti i costi e il passaggio che inizia con l’inseminazione, fecondazione in vitro, per terminare con la selezione genetica degli embrioni. La PMA apre la strada ad un cambiamento ontologico e antropologico dell’umanità (transumanesimo). Le autrici criticano l’accettazione della PMA, sempre più estesa, rimettendo al centro i corpi, il vivente e la relazione madre-figlio, la loro indisponibilità al biomercato e all’invasione tecno-scientifica.


Per richieste: info@resistenzealnanomondo.org

15 euro a copia più 1.30 spese di spedizione
Postepay Evolution
IBAN: IT73L3608105138236370036378
Intestata a Silvia Guerini
Specificare la causale: Libro PMA

Nuovo numero del giornale L’Urlo della Terra – Editoriale

E’ uscito il nuovo numero del giornale L’Urlo della Terra
Luglio 2020, numero 8, 36 pagine
In questo numero:

– Editoriale
– La società cibernetica e il suo mondo, Resistenze al nanomondo
– Pandemizzare il mondo per digitalizzare e vaccinare tutti.
ID 2020: una nuova operazione AktionT4 si appresta all’orizzonte, Costantino Ragusa
– La riproduzione artificiale dell’umano: la strada del transumanesimo, Silvia Guerini
– Il progetto Manhattan di riproduzione, Gena Corea
– Oltre i limiti del femminismo, Luana Martucci
– Politiche della natura, Giulio Sapori
– Primavera silenziosa, Resistenze al nanomondo
– Sguardo obliquo, Nella
– I loro virus, le nostre morti, Pièces et main-d’œuvre
– Sottomissione o insubordinazione?, Pipistrelli che propagano il fuoco
– Contro l’eugenetica e l’antropocidio. Appello per l’abolizione di ogni riproduzione artificiale dell’umano

4 euro a copia, più spese di spedizione 1,30 euro
Per i distributori minimo 5 copie: 3 euro a copia, più spese di spedizione 1,30 euro
Spese di spedizione per l’estero: 5,50 euro

Postepay Evolution
IBAN: IT73L3608105138236370036378
Intestata a Silvia Guerini
Specificare la causale L’Urlo della Terra

Per contatti e richieste:
urlodellaterra@inventati.org
www.resistenzealnanomondo.org

EDITORIALE:
In pochi mesi, il tempo di pensare a questo nuovo numero del giornale e alla sua uscita in questi giorni, una nuova realtà si appresta la fuori. Abbiamo sempre sostenuto che le tecnologie non corrono e non fanno balzi improvvisi, ma ci sono delle “eccezioni”, degli “stati di eccezione”.
Ovviamente questo vale anche per altre questioni che contribuiscono a distruggere e restringere le nostre libertà, ma gli sviluppi tecno-scientifici e i connessi paradigmi medicalizzanti sono il motore preponderante che hanno quella possibilità di manipolare nel profondo e in modo irreversibile sia la natura che i corpi.
Negli ultimi anni, ma potremmo andare molto indietro, le “emergenze”, vere o presunte che siano, sono sempre state un modus operandi per il potere per far passare l’inaccettabile, in Italia sembra vi sia una vera e propria “scuola” in questo senso, da far invidia ai peggior dispotismi a livello internazionale.
Con i testi che proponiamo in questo numero cerchiamo di riflettere su tutte quelle manifestazioni che vanno oltre i meri strumenti e mezzi impiegati, trattandosi di veri e propri processi e assetti che si sono dispiegati con prodigiosa rapidità e che non sono il frutto di un lavoro improvvisato o di un raffazzonamento dell’ultimo minuto. Al contrario quello che abbiamo visto uscire come dei lombrichi dopo la pioggia è un qualcosa che covava, quando la pioggia non è arrivata è stata fatta cadere o è stato fatto in modo che due gocce si trasformassero in un acquazzone, da pensare come tale anche se in pochi si sono effettivamente bagnati.
Serviva qualcosa come una gran paura per la vita per permettere questo enorme stravolgimento delle nostre esistenze, che per altro è da considerare come un inizio. L’infezione digitale ben lungi da essersi arrestata si sta propagando ovunque non più con quelle modalità che potevamo ancora “quantificare”, ma con veri balzi, inusuali in tempi di normalità, ma abituali per questa nuova normalità con cui d’ora in poi ci sarà da fare i conti. Se già in tempi “precedenti” gli sviluppi tecnologici erano difficilmente comprensibili dai più, gli sviluppi di adesso lo sono ancora meno o, in gran parte, non lo sono proprio per niente.
L’esperimento di ingegneria sociale in corso non attende più l’esito dell’esperimento stesso, ma cambia programma e decide in un unico movimento, che si fa sempre più stritolante facendoci scordare del suo esito, facendoci vivere nella speranza che quella stretta si allenti un poco. E questa speranza è da condividere tra individui soli, distanziati e mascherati. Il feticcio della mascherina ha superato il suo originario scopo di diffondere e stabilizzare la paura. Perfettamente questa si inscrive nel nuovo modello antropologico. Con la mascherina scompaiono i tratti del volto e le espressioni, si riduce la comprensione e l’empatia verso l’altro. Con le mascherine le persone hanno preso maggiormente a guardarsi, ma non è per spirito solidale come ha erroneamente pensato qualcuno, è per riconoscere nell’altro la stessa conformità.
Questi passaggi sono fondamentali, perché quel percepire distanziato difficilmente si sradicherà, anche quando non avranno più bisogno di rendere obbligatorie le mascherine. Una volta instillata la paura il più è fatto, che cos’è infatti un microchip, una vita scandagliata e scansionata regolarmente di fronte ad un pericolo per la salute? Già in tante fabbriche si sta adottando per il distanziamento il braccialetto elettronico o tracciamenti RFID, quest’ultimi utilizzati anche prima, ma con molta discrezione. Adesso, la nuova paura ha fatto dimenticare il controllo aziendale e il ruolo del padrone, forse non siamo tutti sulla stessa barca? Più grave, anzi gravissimo quello che sta passando per il mondo dell’infanzia, si inizia come a Varese con i braccialetti e altre protesi elettroniche fin dagli asili e nei centri estivi. Si verrà a costruire una società in cui bambine e bambini si abitueranno al distanziamento sociale, in cui verranno minate le basi dell’empatia, della relazione, della solidarietà. È impensabile che tutte queste misure non verranno più utilizzare a “emergenza finita”, entreranno a far parte della normalità, per un mondo a misura di pandemia.
La cosa principale è come ancora una volta giocano sulla volontarietà: distruggere un pò della nostra libertà o, meglio, donarla alle compagnie per avere prima più sicurezza e adesso più salute.
Con le App di tracciabilità per il virus hanno sdoganato quello che già fanno da molto tempo nel campo della sorveglianza con la completa collaborazione delle compagnie digitali e di telefonia. Dopo l’omicidio di Floyd da parte della polizia negli Stati Uniti le sommosse scoppiate sono state represse anche utilizzando il tracciamento da App per il Coronavirus che in tanti hanno scaricato sugli smartphone, semplificando il lavoro poliziesco.
Il periodo di confinamento (Look down) almeno qui in Italia ha mostrato tutta la sua natura securitaria, l’apparato non era impegnato a contrastare il virus, ma era impegnato, a scopo preventivo, contro qualsiasi forma di dissenso seppur blando che potesse manifestarsi.
Assordante è stato il silenzio di tanto antagonismo di sinistra, anarchico, femminista…, se non con poche eccezioni, che ha confuso un buon senso di responsabilità, soprattutto all’inizio, con la responsabilità formato obbedienza imposta a livello istituzionale. Ci sono stati anche non pochi casi di centri sociali e spazi occupati che hanno reinventato gli spazi come la ministra Azzolina vuole fare per la nuova scuola a distanza.
Sicuramente è stato evidente, per chi aveva idee più chiare su quello che stava avvenendo, come i contesti di lotta fossero impreparati, anche solo a far girare dei pensieri dissonanti. Ci si è rivolti a internet, ma se ci fossero state delle limitazioni o delle censure più forti, magari con il solito sistema delle vie traverse come con la caccia alle cosiddette Fake news, cosa sarebbe stato usato come strumento di diffusione? Avremo stampato manifesti e volantini, ma con quali macchine?
Tante le domande che necessiterebbero di risposte e di serie riflessioni, senza aspettare sempre di trovarsi nel contesto in cui gli apparati statali-medicali-digitali dichiarino l’ennesima emergenza, cosa che prima o dopo non tarderà ad arrivare.
Nei limiti delle nostre forze dovremo cercare di capire bene quello che sta succedendo, senza bisogno di grandi fatiche intellettuali, l’apparato tecno-scientifico che di fatto pone le linee guida da seguire ha già dispiegato chiaramente quello che vuole fare e quelle che sono le sue intenzioni per il prossimo futuro. Le tappe intermedie, come per esempio le vaccinazioni anti-influenzali di massa, potrebbero già rappresentare alcuni arrivi, da cui seguirà molto altro ancora.
Trovare le complicità per resistere a tutto questo rimane il fattore più difficile, sempre se non si pensi di riuscire a contrastare tutto da soli in attesa di “affinità elettive” mai raggiungibili.
Il momento attuale porta a mettere in campo quello che non si avrebbe mai pensato prima, la semplice ragione di questo è la consapevolezza di ciò che si sta delineando oggi: senza precedenti e con una così forte determinazione da parte di questo sistema nel riuscire nei suoi obiettivi.
Che l’attesa del movimento di massa non diventi la scusa per non muoversi in pochi o pochissimi e che movimenti di massa privi di conflittualità non diventino un nascondiglio per nascondere la propria inerzia.
Bergamo, Luglio 2020

Alcuni disegni di Cristiana Pivetti che illustrano questo nuovo numero del giornale.
www.cristianapivetti.org

Raccolta di scritti intorno a Transfemminismo Queer Tecno-scienze Transumanesimo

a cura del collettivo Resistenze al Nanomondo

Opuscolo, 62 pagine, 3 euro

Una raccolta di testi dal 2016 ad oggi pubblicati sul giornale ecologista L’Urlo della Terra e sul sito internet Resistenze al Nanomondo. Un filo li lega, negli anni lo squarcio si è fatto più grande, ciò che si intravedeva come possibile deriva futura nel pensiero critico di ampi pezzi di ambienti antispecisti, femministi, anarchici, di sinistra, negli anni si è man mano svelato e ha preso forma diventando esplicito. Una critica che fa delle istanze del neoliberismo, del transumanesimo e del sistema tecno-scientifico il proprio essere.

Indice:
Silvia Guerini
– Paradossi delle politiche d’identità
– Riflessioni sparse leggendo il libro “Smagliature digitali”
– Xenofemminismo. L’aberrazione è già qui
– La metamorfosi del mondo
– Dove transxeno -femminismo, queer e antispecismo incontrano la tecnoscienza. Il cyborg : una metafora che si incarna e la fine di ogni liberazione
– Attraversamenti postumani antipecisti
Pièces et main d’œuvre
– Dal “Transidentitario” al bambino-macchina

Per contatti e copie: www.resistenzealnanomondo.org info@resistenzealnanomondo.org

La procreazione al tempo delle biotecnologie

a cura del Collettivo Resistenze al Nanomondo

Opuscolo, 38 pagine, 2 euro

La PMA per tutte e tutti non è un grido di libertà e autodeterminazione, ma un futuro al quale potremmo essere tutte/i condannate/i.

Indice:

Silvia Guerini
La riproduzione artificiale dell’umano
Costantino Ragusa
Editing genetico per tutti! Chi li sta fermando?
Silvia Guerini
Il futuro è già qui, anche se non ha l’aspetto di una mostruosa chimera. Terapie geniche, clonazione, analisi genetiche prenatali, procreazione: prospettive eugenetiche

Per contatti e copie: www.resistenzealnanomondo.org info@resistenzealnanomondo.org

Meccanici i miei occhi. Nati in laboratorio 

Meccanici i miei occhi. Nati in laboratorio 

Dall’utero in affitto alla manipolazione genetica

Edizioni Ortica, pag.194,13 euro.

Autrici: Cristiana Pivetti, Giovanna Camertoni, Laura Corradi, Silvia Guerini, Marie-Jo Bonnet, Luisa Vicinelli, Daniela Pellegrini, Angela Giuffrida.

In questo libro sono raccolti gli interventi della Campeggia Femminista contro la riproduzione artificiale e il sistema che la rende necessaria.

Uno sguardo femminista radicale contro la riprogettazione del vivente: l’utero in affitto, la procreazione medicalmente assistita e l’ingegneria genetica.
Le autrici, partendo dal dibattito sulla pratica dell’utero in affitto, sollevano dubbi e domande anche sulla procreazione medicalmente assistita che, con l’inseminazione in vitro, sposta la riproduzione umana dai corpi ai laboratori ove si manipola il vivente, riflettono sul sistema etero-patriarcale capitalista, lo sviluppo delle tecno-scienze, la condizione della donna, la salute umana, lo sfruttamento degli animali e del pianeta. La riproduzione artificiale degli esseri umani fa parte di un processo più ampio di assoggettamento, mercificazione e ingegnerizzazione tecno-scientifica del vivente; è uno degli aspetti più pericolosi della contemporaneità.

Per contatti e richiesta di copie: www.resistenzealnanomondo.org