Monsanto-Bayer Matrimonio criminale

“Per estendere i confini dell’impero umano a ogni cosa possibile”
Francis Bacon

Trovare modi tecnologicamente più efficienti per manipolare la natura a scopi utilitaristici è stato il sogno e l’obiettivo principale nell’era moderna, a partire da Francis Bacon, il fondatore della scienza moderna, che raccomanda alle future generazioni di “spremere”, “plasmare” e “formare” la natura al fine di “allargare i confini dell’impero dell’uomo verso la realizzazione di tutte le cose possibili” . Per Bacon l’uomo aveva a disposizione una metodologia che gli avrebbe consentito di avere “il potere di conquista re e di soggiogare” la natura e di “scuoterla fino alle sue fondamenta”. Così è stato fatto, con un’accelerazione distruttiva senza precedenti nell’ultimo secolo, portando nel campo dell’agricoltura ad una perdita della diversità genetica fortemente legata alle pratiche di coltivazione che enfatizzano la monocoltura rispetto ai metodi di coltivazione differenziati.
Le compagnie agricole e chimiche sono continuamente alla ricerca del “prodotto perfetto”, che cresca velocemente, che sia resistente alle malattie e che sia facile da raccogliere e da trasportare.
Soggiogando e scuotendo la natura fino alle sue fondamenta , il codice genetico, le multinazionali dell’agrobiotech hanno lavorato per forzare i contadini a passare dalla coltivazione di diverse specie alle eccellenti potenzialità della monocoltura e l’abbandono dell’enorme numero delle tradizionali varietà a favore dei nuovi ceppi ha pesantemente indebolito la diversità genetica, creando un pericoloso oligopolio che non tiene minimamente conto del pericolo di contaminazione dovuto all’introduzione su vasta scala di colture geneticamente modificate. I colossi della chimica e della farmaceutica stanno unendo le forze, con fusioni e acquisizioni che concentrano in pochi gruppi il controllo pressoché totale del settore, si muovono velocemente per consolidare il loro controllo sulle ultime riserve di germoplasma rimaste al mondo, per controllare la distribuzione dei semi brevettati resistenti ai loro stessi erbicidi e pesticidi, assicurando alle compagnie chimiche un’egemonia virtuale e reale sulla maggior parte dell’agricoltura globale. La restrizione commerciale dei semi del mondo, una volta eredità naturale di tutti gli esseri umani, è avvenuta in meno di un secolo, con rare e isolate voci critiche. “L’introduzione nella biosfera di una seconda
Genesi, artificiale questa volta, significa condividere, nel campo del mercato, alcuni invidiabili successi a breve termine e solo successivamente, cadere nelle mani di una natura imprevedibile e inflessibile” , scriveva nel 1998 Jeremy Rifkin nel suo saggio “Il secolo biotech”. “Mentre le tecnologie genetiche che abbia mo inventato per colonizzare nuovamente la biologia mondiale sono formidabili, la nostra totale mancan za di conoscenza degli intricati funzionamenti della biosfera sui quali stiamo conducendo esperimenti fornisce una costrizione ancora più potente” , prosegue Rifkin evidenziando come le stesse compagnie che hanno contribuito alle più drammatiche devastazioni del pianeta oggi siano intente a trarre profitti dal reinventare la natura per poi controllarla su scala globale, in una “nuova colonizzazione, comunque, priva di bussola”.

I dominatori della Terra: l’acquisizione di Monsanto da parte di BAYER e quell’umano impero senza più confini
Fino a poco tempo fa erano sei le grandi corporation dell’agrobiotech: BASF, Bayer, Dow Chemical, DuPont, Monsanto e Syngenta che, insieme, oggi controllano circa l’80% del mercato mondiale del settore agrochimico, il 65% del mercato mondiale di semi e più del 75% di tutta la ricerca privata nel settore di semi e pesticidi. Oggi però i poli del male si stanno riducendo a tre, quando saranno completate le fusioni in atto: Du Pont-Dow Chemical, Sygenta-ChemChina e Bayer-Monsanto. Ed è proprio l’acquisizione di Monsanto (fondata nel 1901 a St. Louis) da parte di Bayer quella destinata a creare uno scenario decisamente allarmante, che ci riporta alla mente le profetiche parole di Francis Bacon: “Il Fine della nostra Fondazione è la conoscenza delle cause e dei segreti moti delle cose e l’allargamento dei confini dell’Umano Impero, per effettuare tutte le cose possibili”. Il nuovo colosso controllerà quasi il 30% del mercato mondiale delle sementi ed il 24% dei pesticidi.
Lo slogan usato da Monsanto per presentarsi al mondo è: “Insieme nutriamo il mondo e proteggiamo il pianeta” . Con un maquillage paradossale il colosso dell’agrochimica riesce a cancellare oltre un secolo di crimini ambientali e contro l’umanità come la produzione dell’agente arancio (che ha creato una delle più grandi epidemie umane colpose della storia moderna), la saccarina, il PCB (poli-cloro-bifenili), gli erbicidi alla diossina, gli ormoni della crescita bovina, il diserbante RoundUp (a base di glifosato, sostanza cancerogena e al centro di dibattiti importanti per il rinnovo della commercializzazione in Europa) e gli OGM.
Le promesse degli OGM, scandite dagli slogan della Monsanto, non corrispondono alla realtà, in parte perché le spese a carico degli agricoltori sono più che triplicate, con evidenti ricadute sui prezzi alimentari in tutto il mondo, e in parte perché l’aggressione chimica sta aumentando le piante che presentano resistenza al glifosato, spingendo le aziende ad immettere nel mercato molecole sempre più devastanti per l’ambiente e per ogni forma di vita, basti pensare al nuovo composto ottenuto aggiungendo al glifosato il 2,4D, un componente del famigerato agente arancio usato come defoliante in Vietnam tra il 1961 ed il 1971. Quasi cinque milioni di persone sono state esposte a queste irrorazioni che furono solo l’inizio di una lunga scia di morte che arriva fino ad oggi.
E se nella storia di Monsanto abbiamo evidenziato il ruolo fondamentale nella produzione dell’agente arancio, in quella della tedesca Bayer è bene ricordare che si tratta di una società con stretti rapporti con i nazisti durante la seconda guerra mondiale. Facciamo un salto indietro nel tempo per ripercorrere il curriculum dei crimini – per lo più impuniti – commessi dalla Bayer.

Bayer e la strage dell’eroina.
Fondata in Germania nel 1863, nel 1899 la Bayer inizia a commercializzare l’eroina, sostenendo che curasse il dolore a dosi inferiori rispetto alla morfina e senza indurre dipendenza. Per decenni fu un analgesico di grande successo, superando l’oppio e la morfina. Venduta nei negozi e per posta, un paio di dosi e una siringa per un dollaro e cinquanta, ma l’eroina era molto più letale, un killer. Nel 1913 supera la morfina come sostanza più diffusa che causava tossicodipendenza.
Nel 1925 in Europa iniziarono i veri preparativi aziendali per la seconda guerra mondiale: Bayer, Basf, Hoechst ed altre società si unirono per formare il cartello della IG Farben ed il loro obiettivo era l’acquisizione di mercati globali emergenti. A Norimberga i vertici della IG Farben furono processati per crimini contro l’umanità, una storia occultata per oltre sessant’anni che rischia di ripetersi. I documenti del processo dimostrano che la IG Farben aveva investito oltre 80 milioni di Reichsmark nelle organizzazioni naziste, l’equivalente di 800 milioni di euro, una cifra enorme a quell’epoca. Nelle conclusioni del processo non ci sono dubbi: senza questa somma di denaro i nazisti non sarebbero stati in grado di ottenere il controllo ed il potere che hanno raggiunto. La IG Farben detenne il monopolio quasi totale sulla produzione chimica durante il periodo della Germania nazista e fu il cuore finanziario del regime di Hitler. Durante l’olocausto fu il principale fornitore al governo tedesco dello Zyklon B, la sostanza mortale utilizzata nelle camere a gas dei lager. Fu inoltre la società che richiese più deportati come cavie per esperimenti e test di medicinali di vario genere, per mezzo dei quali furono inventati il gas nervino, il metadone ed altre sostanze per lo più ad opera della Bayer. Fu la IG Farben a costruire ad Auschwitz nel 1941 la più grande industria chimica dell’epoca, utilizzando in regime di schiavitù la manodopera del vicino campo di concentramento.

Criminali seriali e intoccabili.
Al processo di Norimberga su 24 consiglieri indiziati, solo 13 vennero condannati alla prigione con pene variabili dai 6 mesi agli 8 anni, colpevoli di genocidio, schiavitù ed altri gravi crimini. Ma solo un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati grazie alla mediazione dell’ex ministro delle finanze e negli anni successivi tornarono attivi nell’economia tedesca. L’esempio più significativo è quello di Fitz Ter Meer, uno dei dirigenti della IG Farben, condannato per schiavitù e omicidi di massa, gravi crimini contro l’umanità: liberato dopo aver scontato 2 anni di carcere (su 7 previsti dalla sentenza) fu nominato da Bayer presidente del consiglio di sorveglianza, incarico che ha continuato a svolgere per 8 anni.

Negli anni ottanta la Bayer è responsabile della messa in commercio di farmaci emoderivati infetti, che contagiarono principalmente i politrasfusi (emofilici e talassemici). Dopo che la vendita fu bloccata negli Stati Uniti, lo stesso farmaco fu dirottato in tutto il mondo, anche in Italia. Migliaia di persone in Italia furono infettate con il virus di HIV ed epatite C tramite la trasfusione di sangue ed emoderivati infetti e non controllati tra il 1970 e il 1987. Un calvario giudiziario che da trent’anni incespica tra faldoni abbandonati, errori di notifica, richieste di proscioglimento, problemi di rogatorie e quanto di meglio può esprimere il sistema giudiziario a tutela dei soliti intoccabili. In quegli anni, come evidenziato dai carteggi delle case farmaceutiche coinvolte nello scandalo (Baxter, Bayer, Aventis Behring, Alpha), il plasma proveniva da donatori mercenari a rischio: tossicodipendenti, carcerati, paesi del terzo mondo. I rischi erano noti ma non furono diffusi. In Italia il sangue locale non era sufficiente, ed il 90% di plasma ed emoderivati era statunitense. L’inchiesta iniziata a Trento finisce a Napoli, dove il reato di epidemia colposa viene archiviato perché caduto in prescrizione. Non esiste un database di chi ha ottenuto il nesso causale tra infezione e malattia, le vittime si stima siano 100.000 e che gran parte di queste non possano accedere a rimborsi per decorrenza dei termini.
Nel 2002 la Bayer ha acquisito la Aventis Crop Science, formando la Bayer Crop Science, una delle società attualmente più innovative del settore agrochimico e impegnata nel campo dell’ingegneria genetica del cibo. Nel maggio 2016, Bayer e l’irlandese ERS Genomics, hanno firmato un accordo che consente a Bayer di accedere ai brevetti di editing del genoma CRISPR-Cas9 di ERS. L’accordo ha concesso a Bayer diritti per applicazioni di ricerca definite di questa tecnologia in settori strategici selezionati. Nel dicembre 2016, Bayer e Versant Ventures hanno istituito la società BlueRock Therapeutics, che sarà attiva nel settore della medicina rigenerativa. L’azienda intende sviluppare terapie altamente efficaci basate sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC) per curare varie malattie cardiovascolari, disturbi neurologici e malattie del sistema nervoso centrale.

Il disastro di Seveso e le menzogne di Monsanto
10 luglio 1976, ore 12:37: una nube di diossina fuoriesce dal reparto B dello stabilimento ICMESA, di Meda. “…voi, che vivete tranquilli nella vostra coscienza di uomini giusti, che sfruttate la vita per i vostri sporchi giochetti allora, allora am mazzateci tutti!” Antonello Venditti, Canzone per Seveso A 41 anni di distanza da uno dei peggiori disastri ambientali della storia, ricordiamo che la ricerca di Zack & Gaffey del 1983 (una di quelle che non correlava l’esposizione ai tumori) era basata su dati epidemiologici forniti direttamente dalla multinazionale chimica Monsanto, ovviamente i risultati erano stati manipolati ad arte.

Con l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer, definita dagli analisti del settore come “il matrimonio del peggio del peggio con il peggio del peggio” è evidente che il nuovo polo del male rappresenti un ulteriore passo avanti nel controllo delle risorse alimentari e della salute dell’umanità e del pianeta. Una minaccia di fronte alla quale siamo tutti chiamati ad agire perché è palesemente prevedibile che chi trae profitto contemporaneamente dal vendere farmaci e pesticidi eserciterà sempre maggiori azioni lobbistiche volte a favorire un pericoloso, mortifero ed incontrastato controllo e dominio di ogni forma di vita. Chi sono i veri ecoterroristi?

Incendiato centro ricerca MONSANTO
Un attacco incendiario ha causato danni ingenti alla sede della multinazionale Monsanto di Olmeneta (Cremona), dove lavorano 11 persone. Nella notte di sabato 15 Aprile sono state lanciate contro il magazzino e il laboratorio di ricerca quattro bottiglie molotov che hanno provocato un incendio, domato solo dopo parecchie ore da squadre dei vigili del fuoco giunte da Cremona. Incendio che sarebbe stato ancora più grave se due delle molotov non fossero rimaste inesplose. Su un muro esterno dei laboratori è stata lasciata la scritta: “Bayer Monsanto matrimonio criminale – No Ogm”. I responsabili dell’azienda stimano che il danno ammonti a diverse centinaia di migliaia di euro: nel rogo sono state distrutte le attrezzature per la ricerca e le fiamme hanno colpito anche la cosìddetta
“camera del freddo”, dove sono stoccati semi sperimentali. La scritta si riferisce all’acquisizione della Monsanto da parte della Bayer nel 2016. Nell’Aprile del 2001, i magazzini di Lodi dove erano stoccati semi di soia e mais vennero distrutti da un incendio doloso. Anche in quel caso era stata trovata una scritta sui muri dello stabilimento: “Monsanto assassina – No ogm”. Lo stabilimento della Syngenta Seeds spa a Casalmorano (Cremona) nell’Aprile 2004 subì un attacco rivendicato da una scritta anti-ogm sul lato nord del fabbricato. La multinazionale era già stata presa di mira l’anno prima. E nel Maggio 2002 era stato colpito lo stabilimento di Madignano (Cremona). In tutti i casi i danni causati sono stati ingenti.
Info da: www.autistici.org/cna

TGMaddalena.it

Dal giornale ecologista L’Urlo della Terra, num. 5, Luglio 2017