Decreto trapianti – Un nuovo orrore. Comunicati dalla Lega Nazionale contro la Predazione di Organi e la Morte a Cuore Battente

Nerina Negrello dopo un lungo e faticoso studio del decreto 130 “Regolamento recante disciplina degli obiettivi, delle funzioni e della struttura del Sistema informativo trapianti (SIT) e del Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo”, svela nuove predazioni nei primi minuti di arresto cardiocircolatorio, continue risignificazioni, sviamenti linguistici e sigle che ingannano, che stravolgono e mistificano la realtà del procacciamento e della predazione di organi, che annebbiano la differenza tra un corpo morto e un corpo vivente.
Nel decreto la definizione di “cadavere” include il “donatore a cuore battente (HB)” e il “donatore a cuore non battente (NHB). Il primo riguarda la così detta “morte cerebrale” a cuore battente, la già nota predazione di un corpo vivente, con il cuore che batte e il sangue che circola. Ricordiamo che la “morte celebrale” non è la morte clinica, perché da cadavere non possono venire effettuate predazioni di organi. Il secondo è la nuova frontiera, un corpo con cervello vivo, preso nei primi minuti di arresto cardiocircolatorio nella morsa dei nuovi procacciamenti di organi e nuovi protocolli che legittimano questi orrori.
Nerina Negrello e la Lega ci insegnano che conoscere e capire in profondità questi passaggi è la base per difendere i nostri corpi e per combattere.

“La sovranità sul corpo ci è stata tolta: si muore quando vuole e come vuole lo Stato con le sue lobby sanitarie. Un incubo. Però possiamo non essere complici e non permettere che si lavino la coscienza scaricando su di noi le loro responsabilità, anche di legge.
La libertà è una facoltà umana che parla di una vita al di là dei limiti imposti dal potere. La coscienza di una simile possibilità dà fiducia e forza. La libertà è un modo di vivere e come tale è imprevedibile. E’ indocile, esplode e trova il modo di sconfiggere il potere che occulta l’alternativa.”
COMUNICATO STAMPA, Anno XXXVI n.1, 9 gennaio 2020

INFAME DECRETO 130
SIT – SISTEMA INFORMATIVO TRAPIANTI
A TRADIMENTO INTRODUCE
ESPIANTO A CUORE NON BATTENTE MA CERVELLO VIVO
D.M. Grillo (M5S) del 20.8.2019 n. 130 – G.U. 266 -13.11.2019

Finalmente chiarito il Decreto 20 agosto 2019 n.130 pubblicato in G.U. il 13 novembre, firmato da Giulia Grillo (M5S) proprio il giorno prima delle dimissioni da ministro della Salute per la caduta del governo. Obiettivo incrementare il procacciamento di organi, tessuti e cellule sotto prevaricanti direttive UE per lo scambio d’organi, tessuti e cellule ovvero foraggiare i paesi dell’Unione europea e Paesi terzi. L’infame decreto 130 confuso inizialmente col silenzio-assenso ma rivelatosi subito drammaticamente più pericoloso, recita: “Regolamento recante disciplina degli obiettivi, delle funzioni e della struttura del Sistema Informativo Trapianti (SIT) e del Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive…”

Il SIT è infrastruttura informatica e telematica del Centro Nazionale Trapianti (CNT), un MOLOC, un mostruoso apparato tecnologico di controllo totale della Rete nazionale trapianti che in forza della sua pervasività ha di fatto modificato, senza dichiararlo, senza un dibattito, la Legge 91/99 che falsamente dice di attuare. Fagocita 24 ore su 24 i flussi informativi obbligatori di 19 Centri Regionali per trapianto, aggiornati dai coordinatori di 570 Centri di prelievo, 96 Centri di trapianto, 157 ASL, 30 Istituti/banche di tessuti. Assegna codice identificativo nazionale ed europeo per la tracciabilità dell’organo o pezzo d’organo o tessuto. Registra il costante monitoraggio delle fasi del processo di donazione, espianto, trapianto o eliminazione; pretende una giustificazione qualora un espianto non sia stato attuato (una specie di costrizione dei medici e delle strutture). Controlla gli standard minimi di produttività e qualità e revoca l’idoneità a quelle strutture che abbiano svolto meno del 50 per cento dell’attività minima stabilita.
Nell’infame Decreto 130 i soggetti deputati alla raccolta e registrazione nel SIT delle dichiarazioni di volontà sono tutti di parte a cominciare dal Decreto temporaneo Bindi 8 aprile 2000, fatto passare falsamente per Decreto attuativo, che ha aperto a “chiunque” e su cui si sono agganciati tutti i decreti successivi illeciti e contro-legge. Si tratta di Comuni, ASL, CRT, e delle Associazioni dei donatori. Mentre il Decreto attuativo vero previsto dalla legge, non è mai stato emanato.

Grillo (M5S) dichiara “In un anno abbiamo sbloccato un provvedimento fermo da vent’anni previsto dalla legge 91 del 1 aprile 1999 art.7.” La verità è un’altra: hanno nascosto nel Disciplinare tecnico di oltre 100 pagine (Allegato I del decreto) un protocollo criminale e contro-legge per attuare espianti anche a “cuore non battente ma cervello vivo” contando che nessuno si accorgesse dell’artificio e passasse inosservato anche in considerazione del fatto che il SIT classifica la donazione con le paroleDA CADAVERE O DA VIVENTE,anche questo un artificio del linguaggio che crea un immaginario di morte, mentre non sono possibili i trapianti dai cadaveri.

L’infame Decreto 130 stravolge la legge 91/99 che disciplina e vincola il prelievo di organi da soggetto di cui sia stata dichiarata la cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente: ”morte che si identifica con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo” (L.578/93, DM 582/94). La stravolge limitando la regola vincolante della donazione dopo la “morte cerebrale”, sostituendola con le parole “donatore a cuore battente (HB)” Heart Beating- e “donatore a cuore non battente (NHB) –Non Heart Beating- (“HB” e “NHB”, sigle il cui uso è funzionale a nascondere la realtà, per di più attraverso iniziali in lingua estera).

Hanno con artificio omologato due realtà opposte sotto un’unica voce “cadavere”. Hanno scollato il concetto di “donazione dopo la morte” (cerebrale) dall’atto di espianto, di modo che la predazione si esprima liberamente nei tempi del profitto, quindi anche sui moribondi, nella finta morte cerebrale a cuore battente, a cuore fermo ma cervello vivo e sui vivi sani. Una truffa sanitaria che è da galera. Solo una mafia istituzionale poteva forgiare una aggressione così vigliacca contro i cittadini.

Ben sappiamo che una persona dichiarata “Morta cerebrale a cuore battente” non è un cadavere neanche per la legge (Circolare 24 del 24.6.1993), e ben sappiamo che una persona tra 1-5 minuti di arresto cardiaco non è un cadavere in quanto il suo cervello è vivo, infatti, se contrastato, l’arresto cardiaco può essere reversibile.
Finora il prelievo di organi è stato praticato su persone affette da lesioni encefaliche sottoposte a misure rianimatorie e dichiarate in “morte cerebrale” a cuore battente secondo protocolli di Stato, assurdi, ascientifici, ma definiti, con possibilità di opposizione. Ma da qualche tempo alcuni ospedali italiani vantano la pratica, chiaramente illegale e criminale, di espianto di organi in arresto cardiocircolatorio, nascondendo che le dolorose ed invasive “manovre preliminari” iniziano immediatamente tra 1-5 minuti dall’arresto cardiaco, quindi quando il cervello è ancora vivo e non già dopo 20 minuti di elettrocardiogramma (ECG) come viene sbandierato. Un inganno che inizia sui moribondi. E’ un terribile protocollo, che si avvale di tecniche di perfusione artificiale (circolazione extracorporea – ECMO) dopo cessazione della circolazione naturale non contrastata.
Si afferma che “E’ legittimo per il prelievo in arresto cardiaco che la volontà del soggetto, se non conosciuta, sia ipotizzabile come favorevole alla donazione, per i tempi ristretti dell’intervento” e anche questo contrasta la legge che riconosce il diritto di opposizione.

E’ palese che il Decreto 130 è contro-legge come la più parte dei decreti emessi in questi 20 anni, sui quali peraltro poggia la totalitaria nuova struttura SIT, per la quale è autorizzata la spesa di “lire 1.000 milioni annue a decorrere dal 1999”, da allora presumibilmente modificata in rialzo.
Questa prima analisi evidenzia la complessità del provvedimento che nasconde la truffa dietro una selva di norme e accordi, il cui controllo, come per tutti i sistemi complessi, sfugge ai cittadini.

La sovranità sul corpo ci è stata tolta: si muore quando vuole e come vuole lo Stato con le sue lobby sanitarie. Un incubo. Però possiamo non essere complici e non permettere che si lavino la coscienza scaricando su di noi le loro responsabilità, anche di legge.
La libertà è una facoltà umana che parla di una vita al di là dei limiti imposti dal potere. La coscienza di una simile possibilità dà fiducia e forza. La libertà è un modo di vivere e come tale è imprevedibile. E’ indocile, esplode e trova il modo di sconfiggere il potere che occulta l’alternativa.

Confermiamo le linee della Lega Antipredazione. Aver consapevolezza dell’intenzione predatoria della Centrale di potere trapiantistico istituzionale e stare sempre sulla difensiva davanti ad ogni loro proposta, non firmare alcunché, soprattutto in Comune, in situazioni di emergenza sanitaria, con le associazione donazioniste, soprattutto se giovani. In ospedale tallonare i congiunti, restare vigili, non abbandonarli mai in mano all’apparato sanitario.

Portare con sé la Carta Vita/dichiarazione autografa d’opposizione radicale, sempre.

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
www.antipredazione.org

ESPIANTO “A CERVELLO VIVO E CUORE IN ARRESTO”
DECRETO 130 – UN NUOVO ORRORE

Finora il prelievo di organi per trapianto è stato praticato su persone affette da lesioni cerebrali sottoposte a misure rianimatorie e dichiarate in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente (nonché espiantate a cuore battente), secondo terribili protocolli di Stato, assurdi e ascientifici. Vengono espiantate persone vive che hanno perso la coscienza per trauma o ictus. Pratica che in mancanza di una opposizione scritta della persona o dei familiari procede da anni nella strategia del caos e dell’inganno.

Adesso, sotto l’incalzante richiesta di ricambio d’organi e prevaricanti direttive UE per lo scambio d’organi, tessuti e cellule con i paesi dell’Unione europea e Paesi terzi, è stato emesso, a firma del già Ministro della Salute Giulia Grillo, il Decreto 130 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 novembre 2019). Questo burocratico Decreto di oltre 200 pagine introduce espianti anche “a cuore non-battente ma …a cervello vivo” tacendo che le dolorose, invasive e orripilanti “manovre preliminari” iniziano immediatamente tra 1-5 minuti dall’arresto cardiaco, quando il cervello è ancora assolutamente vivo!

Il decreto 130 classifica le “donazioni” come prelievo da CADAVERE e da VIVENTE. Sotto la voce “cadavere” accorpa il “donatore a cuore battente (HB)” e il “donatore a cuore non battente (NHB)”. Quest’ultimo si avvale di tecniche di perfusione artificiale (circolazione extracorporea – ECMO) dopo apparente cessazione della circolazione naturale non contrastata, sottoponendo il supposto “cadavere” ad …anestesia!!!
Tutte queste ridefinizioni – quella neurologica e quella in arresto cardiocircolatorio precoce – altro non sono che agghiaccianti finzioni legali per incrementare il procacciamento di organi per trapianto.

Vedi il nostro Comunicato n.1 del 9.1.2020 .

Nerina Negrello
Presidente
Lega Nazionale
Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
www.antipredazione.org


Link dei comunicati dal sito della Lega Nazionale Contro la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente:

http://www.antipredazione.org/comunicatistampa/2020_01_09_n-1-Schedatura-nel-SIT.htm
http://www.antipredazione.org/comunicatistampa/2020_01_15_n-2-Decreto-130-20-agosto-2019.htm