Berlino – Fuoco ad auto Telekom, delle ferrovie tedesche e traliccio radio Vodafone

19 giugno 2018

La ristrutturazione del potere mediante la digitalizzazione è in piena azione. Quasi nulla rimane al suo posto in questo processo, nulla che non si può integrare con uno “smart” nel nome e che così ha un suo posto nuovo nel mondo. Tutto è collegato in rete. Telecamere, sensori e chip sono perennemente in onda facendo comunicare le cose tra loro. “Big Data” è la valuta di domani. Addirittura le nostre relazioni, il nostro agire e pensare sono perennemente nell’occhio dell’accesso digitale. Ridottx a informazioni, foraggiamo gli algoritmi delle macchine che dovrebbero rendere governabili e pilotabili anche tutto il futuro.

Vista la velocità vertiginosa con la quale l’attacco tecnologico s’estende la rete del dominio si stringe attorno a noi, non è sempre facile continuare a considerare la possibilità della distruzione di questo sistema. A maggior ragione sono importanti i momenti di contrattacco per respingere l’impotenza crescente nei confronti del processo in corso. A maggior ragione ci piace che anche a Berlino si trovano sempre ancora delle nuove risposte irriducibili alla miseria e alla colonizzazione del mondo da parte del predominio tecnoindustriale. Nel contesto del progettato Google-Campus a Kreuzberg si è sviluppata una lotta che non mira solo al gigante tecnologico e al suo universo, ma anche al sociale. Auto-organizzazione, comunicazione diretta e l’effetto dell’attacco sono i mezzi da scegliere. Le più varie azioni di sabotaggio, come ultima a fine marzo della “Vulkangruppe NetzHerrschaft zerreißen – Gruppo vulcano spezzare il dominio in rete”, hanno dimostrato che l’infrastruttura dei flussi di merce, dei dati e delle reti di comunicazione è vulnerabile e che può essere sensibilmente compromessa dall’incendio dei cavi e delle antenne radio. Ma anche altrx fautorix della smartizzazione della città e della vita sono diventatx bersaglio della rabbia, come le vetture Amazon incendiate, le molotov alla Start-Up-Factory, gli attacchi a Zalando oppure al parco tecnologico Humboldthain ecc. Con il nostro contributo vogliamo ulteriormente attizzare questo conflitto e per questo abbiamo scelto alcuni Player di vecchia data ben noti che lavorano attivamente per l’ampliamento e l’ottimizzazione della rete del dominio e del controllo.

Per questo nella notte al 15 giugno poco prima dell’inizio dell’allestimento della relativa zona tifosx abbiamo dato fuoco ai cavi e alle cassette degli interruttori di un’antenna radio di Vodafone. Che è utilizzata per la telefonia mobile e le radiotrasmissioni degli sbirri ed dell’autorità. Riteniamo ottimisticamente che il nostro intervento sia riuscito perlomeno ad interrompere l’attività dell’antenna e a provocare un attimo di silenzio radio. La telescrivente degli sbirri tace il fatto, possibilmente quest’info è rimasta incagliata nei cavi carbonizzati che ora fanno bella figura sull’impianto.

Nella notte al 15 giugno abbiamo passato alla fiamma il parco vetture della Deutsche Bahn nella Kaskelstraße e nella notte al 19 giugno abbiamo piazzato sei ordigni incendiari sotto le auto della Telekom nella Sewanstraße, rottamando sei altre vetture. Con questi attacchi prendiamo di mira alcuni grandi gestori della rete in Germania che con le antenne radio, i cavi a fibre ottiche e la rete ferroviaria sono dei pilastri fondamentali dei flussi di merci e dati indispensabili al funzionamento del capitalismo. Le tre imprese si sono scritte sulla bandiera molto di più che solo fornire l’infrastruttura. Con i loro sviluppi tecnologici negli ambiti sorveglianza, controllo, Internet delle cose, industria 4.0, smart city, smart home ecc.,sono una forza propulsiva nella riorganizzazione del dominio nell’era cibernetica.

Con queste azioni inviamo un segnale di fumo a tuttx lx prigionierx della guerra sociale e a coloro che si trovano in fuga per sottrarsi alla presa degli sgherri. Saluti speciali a Lisa, Thomas, Nero, Isa, UP3 e ax prigionierx G20.

Telefonia mobile e trasporti pubblici al servizio del potere
Media, politicx e lobbisti fomentano da anni ormai un clima della paura. Dax stranierx, dax profughx, dal terrorismo. A pari passo avanza l’invocazione all’autorità. Una nuova legge di polizia segue quell’altra. Chi sviluppa le tecnologie di sicurezza si crogiola, poiché terrorizzando non si può fare solo politica ma anche un sacco di soldi. Così non ci stupisce che al mantenimento dell’ordine esistente le grandi imprese affermate collaborano in prima linea e inesorabilmente nel senso del dominio.

La Telekom è la prima impresa delle telecomunicazioni d’Europa e gestisce delle reti tecniche per la telefonia, la telefonia mobile, il trasferimento dati ed i servizi online. Oltre che in Germania, l’impresa ha delle filiali in quattordici altri Stati europei oppure partecipazioni agli operatori di telefonia mobile e fissa. Con T-Systems, la filiale operativa a livello internazionale, il gruppo è una delle prime aziende di servizio per la tecnologia informatica e di comunicazione rivolta ax clienti della grande industria, del settore finanziario, del settore energetico e dell’amministrazione pubblica e della sicurezza.

T-Systems offre tecnologie d’informazione e soluzioni a 360° alla polizia, ai militari e alle altre autorità di sicurezza. Sotto il titolo “PLX”, Telekom sviluppa tra l’altro un sistema d’informazione e di ricerca per gli sbirri dove sono integrati tutti i processi rilevanti di segnalazione, come i rilievi di impronte digitali, i dati di carcerazione, i precedenti ecc. Così dovrebbero essere sostenuti tutti i processi, dall’elaborazione iniziale dei casi fino alla loro consegna nelle mani della giustizia. Come aggiunta, T-Systems offre la tecnica per la “radiomobile interattiva”. Un posto di lavoro sbirresco mobile con computer multifunzionali nella vettura che permette la totale integrazione dell’infrastruttura e comunicazione già esistente della polizia. Questi link dovrebbero accorciare i tempi di reazione e d’intervento e, con le registrazioni video, facilitare nel contempo una documentazione probatoria.

Anche Vodafone, la filiale tedesca del Vodafone Group britannico e secondo operatore di telefonia mobile in Germania, fa pubblicità per di più sicurezza. Così non fornisce solo un servizio Messenger agli sbirri bavaresi oppure Bodycam alla polizia federale, ma sviluppa anche dei droni intelligenti che, equipaggiati con camera a bordo e carta SIM per le radiocomunicazioni LTE, forniscono e analizzano il materiale video in tempo reale. Con questi droni dovrebbero essere contate per esempio le persone nelle grandi iniziative oppure osservati e pilotati i flussi di persone. Ma anche la sorveglianza del traffico e l’accertamento delle targhe fanno parte delle mansioni di queste applicazioni. Ovviamente questa tecnica può essere completata a scelta con altra software di sorveglianza, per esempio per il riconoscimento facciale.

Con tali e simili prodotti, Telekom e Vodafone, insieme a tante altre imprese dell’industria di sicurezza, sono presenti da tanti anni come espositori nelle fiere tipo il congresso europeo di polizia, dove concorrono per l’interesse della propria clientela nei settori militari, polizia, servizi segreti e protezione dei confini.

Alla Deutsche Bahn invece, da gestrice di stazioni ferroviarie e della rete ferroviaria tedesca tocca piuttosto il ruolo di acquirente di tali tecnologie. Ma, nel contempo, l’infrastruttura di questo gruppo offre anche un enorme campo di sperimentazione per testare in condizioni reali l’applicazione delle nuovissime tecnologie di sorveglianza. L’esperimento a campo libero più popolare della Deutsche Bahn in cooperazione con la polizia federale, la criminale federale ed il ministero federale degli interni è in atto nella stazione Südkreuz a Berlino. Lì, delle telecamere intelligenti provviste di software per il riconoscimento facciale dovrebbero automaticamente riconoscere e seguire delle persone e segnalare gli atteggiamenti strani. Con dei progetti del genere posano le fondamenta per una società totalitaria del controllo. Nel caso di un risultato positivo per i gestori, tali tecnologie saranno impiegate anche altrove. Già adesso sono sorvegliate 900 stazioni della Deutschen Bahn con 6000 videocamere e se riarmate di software intelligente potrebbero, nel perfetto senso del ministro degli interni, rendere possibile una rete di persecuzione e sorveglianza personalizzata quasi totale nel traffico pubblico. Così questo gruppo riveste un ruolo centrale nella realizzazione dei nuovi paragrafi di sorveglianza e di persecuzione, come per es. quelli nella nuova legge di polizia bavarese.

Dall’internet delle cose alla smart city e ritorno
L’internet delle cose vale come il maggiore segmento di crescita nella della telefonia mobile. Lx esperti calcolano con fino a 50 miliardi di apparecchi collegati a livello mondiale. Questo premette delle reti efficienti che riescono a scambiare velocemente delle grandi entità di dati. Ecco perché gli operatori di telefonia mobile investono quantità di soldi nell’infrastruttura delle fibre ottiche, del Narrowband e 5G per essere all’altezza delle sfide attuali e future. Nel contempo collaborano ai più vari progetti smart city in Europa e sviluppano varie cose che dovrebbero far diventare realtà il mondo totalmente collegato in rete.
Con questo fine, la Telekom gestisce un cosiddetto “Hub:raum” come incubatore per gli start up e dirige dei programmi intitolati “Smart City Lab/T-Labs” per accelerare l’efficienza digitale delle città. Soluzioni intelligenti per il trasporto, smart parking, smart electric vehicle charging, sistemi di management intelligente del traffico e dei passeggeri, smart waste management, smart lighting, smart metering e smart public safety sono alcune voci che dimostrano di quanto siano ampi i piani delle imprese per creare delle cose che producono delle informazioni, per così poter essere integrate nella filiera del valore aggiunto. Obiettivo della Telekom è di essere il maggiore fornitore in Europa per le soluzioni smart city. Naturalmente spacciandosi da ecologista e promettendo di affrontare i problemi come il cambio climatico, la scarsezza delle risorse, il cambio demografico ecc. per rendere possibile una sopravvivenza lunga sulla Terra alle persone. Si tace il fatto che la distruzione del pianeta è un risultato della logica capitalista e che le imprese possono contare su dei profitti orrendi.

Nei suoi progetti smart city anche Vodafone mette in primo piano l’argomento dell’ecologia insieme a quello della sicurezza e dell’efficienza economica. Con la filiale “ecologica” di RWE, “Innogy”, il gruppo sviluppa dei concetti per la città intelligente. Impianti e utenti del traffico collegati in rete e un sistema di management per lo smaltimento intelligente dei rifiuti e per i sistemi d’illuminazione intelligenti sono i tre puntelli importanti per raggiungere l’obiettivo della cooperazione tra queste imprese. Dei tralicci multifunzionali intelligenti intitolati “Innogized Poles” dovrebbero essere equipaggiati con dei sensori e delle apparecchiature adatte a fornire una soluzione a 360° per il collegamento urbano in rete. Potrebbero, da un lato, servire da stazione di rifornimento per ogni tipo di vetture elettriche, misurare l’inquinamento dell’aria e la temperatura e produrre della pubblicità digitale sugli schermi LED.

Dall’altro lato dovrebbero però semplificare la sorveglianza dello spazio pubblico con le videocamere intelligenti. Il muro intelligente è un altro prodotto di Vodafone. Dei sensori dovrebbero riconoscere non solo i movimenti ma anche le sostanze chimiche e le singole particelle delle vernici spray. Se un muro viene spruzzato, il sensore allarma automaticamente le forze dell’ordine. Ma provengono dalla casa Vodafone anche le tecnologie passabili di essere integrate come strumenti di sorveglianza direttamente del nostro quotidiano. Con gli “Smart Level Glasses” sviluppati insieme al produttore USA VSP, l’impresa offre un paio di occhiali pieni di tecnica intelligente. Questi dovrebbero servire anzitutto come fitness-tracker, ma possono offrire anche delle funzioni di tracking geografico e altro. Con un ranking del numero dei passi, con cui a partire da un certo numero di punti si sostengono dei progetti sociali o delle persone bisognose, si vogliono stimolare lx utenti di portare questi occhiali anche sempre. Così, giacché ci siamo, insieme al vorace mangiatore di dati se ne fornisce anche il ricatto emotivo.

Con tali e simili applicazioni, le imprese dicono chiaramente in quale direzione i processi della smartizzazione si sviluppano realmente. Quel che ci spacciano per delle facilitazioni quotidiane nel nome dell’ecologia, si rivela come capitalismo verde in forma pura. Si tratta di potere e di denaro. E così la distruzione si diffonderà inesorabilmente ed i nostri spazi vitali diventeranno pezzo per pezzo luoghi di assoluto controllo.

Quel che ci rimane è la conservazione dell’idea di una vita diversa e della possibilità della distruzione di questo mondo del dominio e del controllo e, mediante l’azione, la realizzazione di quest’idea.

Chi Sputa Nel Piatto Dal Quale Mangia

Fonte: Indymedia (Tor)
Traduzione dal tedesco mc

Info da: https://it-contrainfo.espiv.net