Open day – studiare Scienze della vita alla scuola Sant’Anna.

OPEN DAY – STUDIARE SCIENZE DELLA VITA ALLA SCUOLA SANT’ANNA, SCIENZE AGRARIE, BIOTECNOLOGIE VEGETALI E SCIENZE MEDICHE.

Oggi 19/03/18, al Sant’Anna si tiene l’Open Day volto a presentare l’offerta formativa dell’istituto di Scienze della Vita. Tramite le cosiddette “Scienze della vita” potrai collaborare col magico mondo della ricerca genetica applicata all’agricoltura, e servire le peggiori multinazionali del settore nel devastare ed avvelenare il pianeta.

Le biotecnologie in agricoltura sono il cavallo di battaglia di quelle aziende che per profitto affamano milioni di persone nel mondo, mettendo a rischio la biodiversità e la salute.

Con le scienze agrarie del Sant’Anna potrai contribuire a tutto ciò, spacciando per “innocuo” ciò che è nocivo, per “utile” quello che aiuta ad arricchire chi è già ricchissimo. Potrai anche tu collaborare con multinazionali come la VALAGRO e diventare un loro lacchè spacciando la loro merda come il fertilizzante BREXIL ZN (https://www.valagro.com/it/farm/prodotti/micronutrienti/linea-brexil/).

A causa delle devastazioni perpetrate dal modello di agricoltura industriale imposto da aziende come MONSANTO, BENETTON, ENI, VALAGRO, BAYER, DUPONT, migliaia di contadini si sono suicidati in India, Sud America, Africa per aver perso la terra e l’autonomia sulle proprie coltivazioni (https://www.osservatoriodiritti.it/2017/09/14/india-contadini-suicidi/; https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/05/ogm-250mila-suicidi-tra-gli-agricoltoriil-mercato-in-mano-alle-multinazionali/168751/#cComments), costretti ad abbandonarle per venire a bussare disperatamente alle porte del ricco occidente, diventando degli ingranaggi dell’Agro-business. Non c’è da meravigliarsi se in tutto il Sud del mondo l’opposizione a questo modello di sfruttamento è stata fortissima (http://www.slowfood.it/land-grabbing-in-mozambico/).

Nonostante gli effetti sull’ecosistema siano palesemente disastrosi, uno degli ultimi studi del Sant’Anna, giocando con le parole e con i numeri, promuove le coltivazioni OGM (https://www.nature.com/articles/s41598-018-21284-2).

Di fronte alla superficialità dozzinale di quella pubblicazione, non si sono fatte aspettare le dure critiche (http://www.osservatoreromano.va/it/news/la-terra-non-e-vendita), a cui sono seguite risposte ancora più futili e scomposte da parte del Sant’Anna nella figura del suo rettore Pierdomenico Perata (http://www.biodinamica.org/reazione-del-rettore-della-santanna-di-pisa-in-prima-pagina-della-nazione-del-28-febbraio-2018/). Se alcuni rievocano lo scontro tra Galileo e la chiesa, non si rendono conto che oggi il pensiero scientifico è paragonabile a quella che era la dottrina ufficiale cattolica dell’epoca: come dice l’epistemologo olandese Feyerabend (Contro il metodo, Feltrinelli), all’epoca la Ragione stava dalla parte del Papa, perché quella di Galileo era una riflessione che sconvolgeva le categorie concettuali dell’epoca. Oggi la posizione frutto della Ragione dell’epoca è quella del rettore del Sant’Anna, novello Urbano VIII che difende gli OGM dalle critiche, mentre chi sottolinea come siano parziali, ideologiche e non neutrali le ricerche del Sant’Anna viene tacciato di antirazionalismo, quando invece possiede semplicemente altri modi di vedere il mondo ed osservare la realtà, come all’epoca Galileo.

Per noi, semplicemente, la critica alle manipolazioni genetiche si basa sull’idea che esse di fatto sono un attacco alla libertà e dignità di ogni essere vivente, perché tendono a trasformarci tutti in prodotti dell’industria. Sono un’insopportabile arroganza contro milioni di anni di evoluzione delle specie animali e vegetali, che non hanno mai avuto bisogno di nascere in un laboratorio per sapersi adattare al mondo. Gli ecosistemi, nelle loro continue trasformazioni e fluttuazioni, hanno sempre funzionato in modo equilibrato, e se adesso il pianeta è ridotto ad una discarica è proprio grazie agli sforzi di qualche scienziato ed alla sete di profitto di qualche industriale.

La nuova frontiera dell’agricoltura industriale è il campo del biologico, dietro il quale si cela la maschera del biotecnologico, ovvero di quelle tecnologie da cui sono derivati gli OGM e le sostanze chimiche annesse (vedi ad esempio il pesticida GLIFOSATO della Monsanto o il sopracitato BREXIL), tecnologie che vengono spacciate da aziende, investitori e ricercatori come compatibili con la natura, ma che invece non sono altro che compatibili con il sistema di dominio imperante del capitale e con i suoi metodi di sfruttamento della terra.

Ovviamente ad un benefattore della ricerca di morte…altro che “scienze della vita”… come il Sant’Anna non poteva sfuggire L’Agro-Business e le biotecnologie annesse, per meglio definire il quadro di sfruttamento in cui ama tanto sguazzare.

Nei prossimi mesi sarete chiamati a fare una scelta di campo: rifiutare l’arruolamento o ingrossare le file dei pretoriani di questa società, venendo a vivere e studiare qui a Pisa al Sant’Anna. Se troverete, allora, delle/i nemiche/i sul vostro cammino, non dite che non eravate stat* avvertit*… nessuna pace per chi vende la propria coscienza per un piatto di lenticchie, per chi consacra la vita e le capacità intellettive ai bisogni di questa società!