Francia: Manifestazione contro THT, il nucleare e il suo mondo

Sabato 13 dicembre 2014 alle ore 11
Embrun, vicino all’ufficio turistico (Place du Gal Dosse)
a seguire assemblea e pic-nic condiviso

Ci opponiamo alla THT
perché è l’arteria dell’energia nucleare
perché è la guerra nucleare ed il cancro
perché esistono alternative
perché ucciderà ancora di più la valle
perché la lotta ci rende più forti e più uniti
perché sono solo lo stato ed i padroni che si sfregano le mani
perché siamo in grado di impedire i loro progetti!
Il progetto di linee ad altissima tensione avanza poco a poco. Un moderno pilone ad Argentiere,la dichiarazione di pubblica utilità firmata da ministri e prefettura, picchetti e percorsi che crescono qua e là …
Lo stato e la società elettrica pensano di aver vinto la partita e di poter rovinare una piccola valle, ma senza fare i conti con gli abitanti della valle stessa e delle vicinanze, i loro amici e tutti coloro che non vogliono che questo progetto venga realizzato e che distruggeranno il loro “bel pilone di design”.
Con il pretesto della modernizzazione, ci vengono vendute nuove linee ad altissima tensione per continuare a costruire la rete di trasporto europea per l’energia nucleare.
È chiaro, solo il nucleare può fornire energia abbastanza potente per alimentare 225 000 reti a 400 000 volt per migliaia di chilometri.
Queste linee si sono moltiplicate negli ultimi anni e la resistenza e gli attacchi si sono già verificati in tutto il mondo: nel Cotentin e nella Maine le linee dovranno distribuire la produzione dei futuri impianti EPR [Reattore Pressurizzato Europeo] in Catalogna per l’esportazione dell’energia nucleare nel sud del Mediterraneo.
Si potrebbe pensare che, dopo Fukushima, il nucleare abbia chiuso i battenti, ma non è così!
La Francia lo sviluppa e l’esporta in tutto il mondo: la centrale EPR di Flamanville e in
Cina, la centrale sperimentale ITER a Cadarache, prevista nel 2020, THT ovunque …
Dovremo imparare a vivere ovunque con un contatore geiger?
Senza contare che il nucleare civile è inseparabile da quello militare: sia nella
produzione che nella ricerca, sono sono strettamente correlati. Nessuna bomba atomica senza centrali, nessuna centrale senza bomba atomica.
Qui, questo progetto che sfigurerà ancora di più la valle dovrebbe servire in futuro per aumentare la potenza dell’impianto THT tra la Provenza e la Maurienne e collegherebbe lacentrale del Rodano alla Maurienne e la Maurienne con l’Italia.
Se la linea fosse allacciata metterebbe in rete tutti questi territori, questo quadrilatero di linee dovrà anche servire a trasportare l’elettricità prodotta dalla futura centrale a legna E-ON di Gardenne che si nutrirà degli alberi delle foreste del Sud-Est: da Cévennes aux Hautes-Alpes, passando per la Provenza. Una bella prospettiva di disboscamento! Dopodiché pensiamo anche al progetto devastante del TAV Lione-Torino che se un giorno venisse realizzata avrebbe bisogno di molta energia…
Faccia a faccia contro il nucleare ed il suo mondo: non lo lasceremo costruire né in Haute Durance, né altrove

 [ndt: THT è l’acronimo per très haute tension, cioè altissima tensione]

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