I Assemblea organizzativa XIII Incontro per la Liberazione animale e della Terra

Domenica, 23 ottobre 2016, ore 13.00
Via Ponchia, 8 – Quartiere Monterosso – Bergamo

L’Assemblea è aperta a tutte e tutti coloro che condividono la critica alle logiche e alle pratiche di sopruso e di sfruttamento operanti sul Pianeta e sui suoi abitanti e che al contempo sentono il desiderio e la necessità di confronto e di approfondimento uniti alla volontà di apportare il proprio contributo teorico/pratico diretto alla realizzazione di un modo diverso di coabitare con e sulla Terra. Insieme per lottare contro un paradigma antropocentrico e un sistema di potere che schiaccia e stritola nei suoi ingranaggi ogni essere vivente e ogni anelito di libertà.

L’Assemblea sarà preceduta da un’iniziativa di disturbo della caccia sul territorio bergamasco, territorio dove questa pratica di violenza e sopraffazione è purtroppo largamente diffusa.

Ritrovo iniziativa disturbo della caccia: Bergamo (il luogo preciso verrà comunicato in seguito) – ore 06.00. È possibile, previo accordi, essere ospitati per la notte precedente (indicazioni al riguardo verranno fornite a breve).

Per informazioni: info@incontroliberazioneanimale.net

Week-end pugliese contro le nanotecnologie e in solidarietà a Silvia, Billy e Costa

Le nano e bio tecnologie rappresentano i nuovi mattoni del dominio tecno-scientifico con cui si sta costruendo il nuovo fronte del fascismo invisibile. Semi e colture modificate geneticamente, impianti neurologici, batteri ingegnerizzati, insetti modificati geneticamente rappresentano la distruzione della biodiversità e degli antichi saperi.
L’uso delle tecnologie RFDI e di geolocalizzazione, lo sfruttamento dei Big Data raccolti dalle multinazionali che operano nel web, stanno compromettendo il nostro modo di vivere e il modo in cui percepiamo noi stessi e la realtà.
L’iper-tecnologizzazione del quotidiano è una forma di potere che si appresta a far a meno della Natura per dominare ogni ambito della produzione sia materiale che immateriale sfruttando dati e conoscenze con l’unico scopo di trarne profitti economici.
Nella nostra terra caso emblematico è quella che i salentini hanno chiamato “frode Xylella”, un complesso batterico che ha causato il disseccamento di migliaia di ulivi. Al problema il governo italiano ha risposto con un piano distruttivo, sostenuto dalla “scienza ufficiale”, che prevedeva l’abbattimento indiscriminato di piante per centinaia di chilometri. Una vera e propria truffa scientifica scoperta da chi, armato di cultura contadina ha denunciato l’indebolimento dei terreni e delle piante causate dall’uso indiscriminato di pesticidi e sostanze diserbanti, con il solo scopo di sostituire le vecchie culture con prodotti non autoctoni o addirittura OGM in quanto “resistenti al batterio”(1)

Per discutere e confrontarci sul nuovo totalitarismo creato dalle tecnoscienze abbiamo deciso di invitare in Puglia Silvia, Billy e Costa, attivisti del collettivo “Resistenze al nanomondo”, duramente colpiti dalla repressione proprio per la loro attività politica contro le multinazionali delle bio e nano tecnologie.

La repressione non può nulla se la lotta di coloro che si oppongono al capitalismo è sostenuta da tutte e tutti, perché la solidarietà è una pratica che, oltre a non voler lasciare isolato chi è colpito dalla repressione, non vuole che questa rappresenti un freno o un indebolimento per la lotta. La solidarietà per Silvia, Billy e Costa vuole dare nuova linfa di rabbia ed opposizione contro le nanotecnologie e qualsiasi forma di manipolazione e controllo degli esseri viventi.

(1) per maggiori informazioni sulla truffa xylella
info: http://ilpopolodegliulivi.altervista.org/xylella-colonialismo-e-bugie

SETTIMANA DI AGITAZIONE CONTRO LE TECNOSCIENZE – PRESIDIO CONTRO L’EFSA

 SOLIDARIETA’ E AZIONE
Dal 22 al 28 FEBBRAIO SETTIMANA DI AGITAZIONE
in tutta Italia contro le tecnoscienze e il mondo che le produce
26 Febbraio PRESIDIO CONTRO l’EFSA
Ente europeo di sicurezza alimentare
Dalle 12.00 alle 17.00 Davanti alla sede dell’EFSA
Viale Piacenza – Parma

“Cambiare il mondo non basta. Lo facciamo comunque. E, in larga misura, questo cambiamento avviene persino senza la nostra collaborazione. Nostro compito è anche di interpretarlo. E, ciò precisamente per cambiare il cambiamento. Affinchè il mondo non continui a cambiare senza di noi. E, alla fine, non si cambi in un mondo senza di noi”
                                                                                                                                                Gunther Anders

Occuparci del potere tecnoscientifico con le sue principali manifestazioni: biotecnologie, nanotecnologie, informatica, neuroscienze non è soltanto porre l’attenzione su qualche aspetto di questa società particolarmente nocivo. Come scriveva Ellul oltre cinquant’anni fa la tecnologia si è fatta sistema e media le nostre vite aldilà di una qualsiasi volontà. In questo anche gli altri animali e l’intero pianeta sotto l’imperativo tecnico vengono schiacciati e manipolati secondo l’esigenza del momento. Le tecno-scienze si stanno ricombinando e convergono verso quello che è stato sempre il loro fine ultimo: un controllo totale sugli esseri viventi.
Perchè occuparsi tanto di tecnologia si chiedono in molti, quando tanti sono i problemi che ci circondano. In un sistema tecnico come quello attuale, dove tutto è scandito dalla macchina, la tecnologia rappresenta il momento, il luogo, lo spazio dove si estende ogni forma di sfruttamento. A volte si chiama green economy, altre progresso scientifico e altre ancora gestione della catastrofe, formando quegli ambiti che una volta riprogettati allargano la rete dove su ogni maglia si sviluppano tutti i rapporti di dominio, quelli da cui non si ritorna indietro come il lancio di un ogm o la manipolazione della linea germinale.
Una lotta contro le nocività non può prescindere dal contesto sociale che le ha prodotte, volute e rese necessarie per tutti. Questo significa che la nostra critica non può che andare sotto la superficie del cosiddetto buon senso o dell’ambientalismo impostore fino a raggiungere il reale problema.
Il potere è pienamente dispiegato in ogni apparato tecnologico che ci circonda, una tecno-democrazia che appare ad ogni angolo, presidia ogni incrocio, controlla ogni aspetto della nostra sopravvivenza fino a entrare nei corpi mentre la sua essenza totalitaria rimane fondamentalmente non percepita. Un tecno-potere che, grazie ad apparati sempre più a misura nanometrica, diventa più di quel che appare, cominciando a non apparire più.

Questa settimana di mobilitazione non serve a circoscrivere un percorso o a ridurne i confini, al contrario ci auguriamo che queste giornate ne inaugurino di nuovi o rinforzino i precedenti con nuova determinazione e volontà di agire.
Abbiamo pensato che ogni situazione nel proprio territorio potesse utilizzare queste giornate per concentrare iniziative legate al tema delle nocività soprattutto quelle legate alle scienze convergenti che sempre di più si impossessano della Terra e di corpi.
Il 26 Febbraio ci sarà invece un’iniziativa collettiva a carattere nazionale: un presidio contro l’EFSA (autorità europea per la sicurezza alimentare) che ha sede a Parma.
L’EFSA è l’organo riconosciuto a livello internazionale a cui la Commissione Europea fa riferimento per molte nocività quali gli ogm, pesticidi, prodotti chimici e nanotecnologie. Può autorizzare il commercio di prodotti ogm e la semina in campo aperto a scopo commerciale e sperimentale. Come l’FDA (food drugs aministration) americana altro non è che un braccio governativo delle stesse multinazionali soprattutto biotecnologiche, con cui i rapporti molto stretti permettono un continuo scambio di amministratori, scienziati, manager e l’immancabile personale tecnico: quale modo migliore di permettere una diffusione capillare degli ogm anche in Europa.
Grazie a soglie di contaminazione tollerata negli alimenti e nelle sementi, mangimi ogm, coltivazioni transgeniche in campo aperto… il lavoro di diffusione è in corso già da troppo tempo.
Sulla falsa riga dell’FDA americana l’Europa si è dotata di un’organo chiamato a garantire la sicurezza di ogni nocività. Ad essere tutelato, oltre gli interessi delle multinazionali biotech-chimico-farmaceutiche, è un sistema economico, politico e sociale che si aggrappa alla nuova rivoluzione bionanotecnologica producendo sempre più disastri ambientali e sociali che stanno alla base dello sviluppo tecno-industriale, di cui le manipolazioni del vivente sono l’apice mortifero.
Non siamo per la creazione di un EFSA più sicuro, trasparente e democratico, anche volendo crearlo non potrebbe mai essere realizzato. Un organo di sicurezza come l’EFSA presuppone che regolarmente si possono creare sostanze nocive da diffondere sul pianeta mettendone a rischio la stessa sopravvivenza. Così come un impianto di smaltimento di scorie radioattive necessita sempre di impianti atomici e di un’economia di guerra.
Rifiutiamo in toto questo tecno-sistema insieme a tutte le sue manifestazioni di morte con la stessa determinazione e convinzione che queste siano destinate a missione di pace o a creare la guerra: la loro pace è già una guerra perpetua al pianeta e a tutte le sue forme di vita: già abbastanza per opporre una resistenza senza tregua.

Il 2 Marzo si terrà al tribunale di Torino la nuova udienza contro Silvia, Billy e Costa accusati del tentato sabotaggio con esplosivi a firma Earth Liberation Front ad un centro di ricerche internazionale sulle nanotecnologie in Svizzera della multinazionale IBM.
Continuare questa solidarietà significa per noi continuare ad ascoltare quell’urlo di un pianeta morente, che come scrisse un gruppo dell’ELF statunitense li aveva motivati nel loro cammino di resistenza, da non confondersi con la passività ma con l’ira bruciante durante la lotta.

Assemblea solidale

Per contatti:
info@resistenzealnanomondo.org
www.resistenzealnanomondo.org

Corteo contro l’ingegneria genetica e L’EFSA a Parma

Torre Maura Occupata 1992-2016

24 ANNI DI AUTOGESTIONE AFFILANDO OSSA CONTRO OGNI AUTORITA’

VENERDI’ 22 GENNAIO
Dalle 18
Presentazione e proiezione film /documentario Francia 2012
UN MONDO SENZA UMANI
La convergenza delle scienze in una società dalle macchine onnipresenti…
Non un ipotetico futuro da “migliorare” e manipolare ma un presente dove
questo è già realtà.
Cena e Concerto con:
CASCAO Pop
SCHNELLSTES AUTO DER KARABINIERI Budoh core
TERRORIST BENGALA PARTY Surf Post Atomico dall’Aniene

SABATO 23 GENNAIO
Cena e Concerto con:
THE RADSTERS Speed Rocck Wild Bunch Napoli
RATTENKONIG D Beat
SCHELETRO Punk Metallaro
SUN CRUSHER Heavy Metal Hard Rock
TETANO Punk per l’anarchia Benevento
N.I.S. Crust Foggia
Eppoi…
DJ T8INO Selezioni Punx Contro
Nei due giorni distro anarchica e d.i.y Gran bazar der raccatto –
cibo solo vegan bevande e improvvisazioni variegate – sottoscrizione libera
A sostegno del giornale ecologista radicale L’urlo della Terra

torremaura24web

29 novembre Torino: Incontro solidale – Riprendiamo le ostilità alle tecnoscienze

INCONTRO SOLIDALE IN VISTA DEL PROCESSO A BILLY SILVIA COSTA
RIPRENDIAMO LE OSTILITA’ ALLE TECNO-SCIENZE

Lanciamo un momento solidale in vista del processo che si svolgerà a Torino il 13 Gennaio. Billy Silvia e Costa sono accusati di possesso, trasporto e ricettazione di esplosivo, e per il tentativo di attacco al centro di ricerche nanotecnologiche IBM a Zurigo. Questo si collega al 15 Aprile 2010 quando vennero fermati e arrestati dalla polizia elvetica che, perquisendo la loro auto, aveva trovato materiali esplosivi e incendiari e dei volantini che rivendicavano un imminente attacco esplosivo a firma “Earth Liberation Front Switzerland” (Fronte di liberazione della Terra) contro il centro di ricerche all’epoca in fase di realizzazione.
Processati, erano stati condannati a pene detentive dai 3 anni e 4 mesi ai 3 anni e 8 mesi.
Nel mentre la procura di Torino aveva aperto un’indagine anche nel tentativo di imbastire un’associazione sovversiva tra numerose situazioni impegnate in lotte ecologiste ed anarchiche e che avevano creato una rete solidale attorno a Billy, Silvia e Costa. Di fatto questo tentativo, caduto dopo anni, è servito per un forte monitoraggio e controllo di queste situazioni.
Vorremmo partire dal senso che è stato espresso dalla solidarietà negli anni della carcerazione in Svizzera, per riportare nuovamente un’attenzione verso gli sviluppi delle tecno-scienze e sulla necessità di opporvisi. Su quel percorso, che non è iniziato in Svizzera e che non si è mai interrotto, ci piacerebbe incontrare altri pensieri per costruire progettualità comuni, per non fermarsi sul momento repressivo, ma trasformarlo in nuove possibilità di critica e lotta.

DOMENICA 29 NOVEMBRE
ORE 17 PRESSO RADIO BLACKOUT, VIA ANTONIO CECCHI 21/A
TORINO

 

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